Cronaca

Ragazzini violenti, allarme in Toscana

L'aumento delle baby gang preoccupa, e il dato è emerso all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Crescono anche violenze sessuali, mafia e terrorismo

Ragazzini violenti, baby bulli che spesso agiscono dinamiche di prevaricazione nei confronti dei coetanei quando non violenze sessuali verso le giovanissime in aggregazione entro vere e proprie gang: preoccupa il fenomeno in Toscana, e l'allarme è stato lanciato stamani dalla procuratrice generale facente funzioni della Corte d'appello di Firenze Luciana Piras in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario 2023.

I dati sono contenuti nella relazione sull'attività delle procure del distretto toscano, che include tutte le province tranne quella di Massa-Carrara. I procedimenti per violenze sessuali compiute da minori, ad esempio, sono passati dai 39 della relazione precedente a 45.

Ma la violenza in ambito minorile non è la sola fonte di preoccupazione: i procedimenti per associazione mafiosa in Toscana hanno registrato un'impennata del 115,38% passando dai 13 dell'anno scorso ai 28 attualmente relazionati. Aumentano i reati legati al terrorismo (+44%), mentre diminuiscono numericamente le fattispecie legate alla droga (-7,73%) il cui volume di traffici e proventi resta tuttavia elevato.

Cresce sensibilmente poi il numero di inchieste per violenza sessuale, maltrattamenti e stalking, che passano da 2.654 dell'anno scorso a 2.773 (-4,48%) con i maltrattamenti in aumento in particolare in ambito familiare.

Nel complesso il numero di reati aumenta (+7,1%), ma non così accade per quanto riguarda gli omicidi volontari che registrano un calo del -23%. 

Al capitolo circolazione stradale, i fascicoli aperti per omicidio colposo hanno visto un incremento del +29,8% passando da 151 dell'anno passato a 196, mentre nel 2020 erano stati 166.