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Caffè e cappuccino salati, i turisti sono tornati

Code nei musei e città d'arte affollate per la Pasqua che avrebbe dovuto segnare la definitiva ripresa dopo la pandemia ma con la crisi internazionale

Caffè a 4,50 euro, cappuccino a 6,50 euro e bentornati a Firenze. Ma al turista che ha scritto a QUInewsFirenze è rimasto l'amaro in bocca.

Il ponte di Pasqua avrebbe dovuto segnare il definitivo ritorno alla normalità dopo la pandemia, seppur fortemente segnato dalla guerra in Ucraina e dalla crisi internazionale dei prezzi trainata dal comparto energetico.

Firenze, città d'arte per eccellenza, era data tra le favorite per il ritorno dei turisti tra pernottamenti, visite ai musei e acquisti di beni e servizi. Biglietterie ed indotto hanno registrato numeri da esibire con soddisfazione per sottolineare che non solo gli italiani ma anche molti stranieri hanno scelto il capoluogo toscano per la tradizionale scampagnata.

Alla corte dei Medici la ripartenza è iniziata ancora una volta dalla consumazione al bar: caffè, cappuccino e cornetto. E proprio il buongiorno all'italiana ha fatto tribolare un lettore che ci ha inviato lo scontrino di un locale del centro storico fiorentino.

Caffé a 4,50 euro, cornetto a 3 euro e cappuccino a 6,50 euro. Tanto è costata la sveglia a Firenze.

Prezzi che suscitano innate discussioni, chi ci vede panorama e servizio, chi la qualità del prodotto ma alla fine è con il portafogli che si fanno i conti perché tutto si gioca sulla domanda e sull''offerta. Chi non ha, non può.

Il turismo è diventato negli anni il grande volano economico del Belpaese che muove un indotto capitanato dalla ristorazione. Il paniere dei prezzi non può dunque prescindere dal costo di una tazzina.

Senza scomodare il ponte di Pasqua e la corte dei Medici, chi ha abituato la propria clientela al caffè a 1 euro ha già apportato modifiche durante il primo lockdown e non è escluso che i ritocchi al rialzo si facciano più consistenti nelle prossime settimane.