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Gianluca non ce l'ha fatta, il Covid l'ha ucciso

Gianluca Cannalire aveva lanciato un accorato appello alla prudenza dal suo letto in ospedale, un messaggio diventato virale sui social. Aveva 49 anni

Gianluca Cannalire - foto da Facebook

Ci aveva messo la faccia e con la testa infilata nel casco per l'ossigeno aveva lanciato un appello alla prudenza dal suo letto del reparto Covid dell'ospedae San Giuseppe. Parole piene di energia e di gratitudine per chi lo stava curando che hanno fatto il giro del web. E invece no, Gianluca Cannalire, 49 anni, un combattente nato, non ce l'ha fatta, il coronavirus se l'è portato via. Una notizia terribile per la sua famiglia e per l'intera comunità di Empoli, che ben lo conosceva per la sua passione per i mattoncini Lego, al centro di tanti eventi con migliaia di partecipanti come ToscanaBricks.

"Ieri mi ha raggiunto la terribile notizia - ha scritto la sindaca Brenda Barnini - Gianluca Cannalire a soli 49 anni ci ha lasciato, era ricoverato in ospedale da qualche giorno. Gianluca aveva fatto della sua passione per la Lego una grande occasione di socialità, crescita e divertimento per tutta la nostra città. Ci conoscevamo oramai da qualche anno ed è sempre stato un grandissimo piacere poter collaborare insieme a lui e agli amici del Ludicomix per organizzare le manifestazioni legate ai mattoncini che hanno coinvolto e portato a Empoli migliaia di persone. Una persona schietta, intelligente e sensibile che prendeva con grande serietà gli impegni. In questo momento il pensiero più grande e l'abbraccio più forte va alla sua famiglia".

Le parole di Gianluca restano come una delle più forti testimonianze della ferocia del virus e di come possa essere implacabile anche con chi non è nè anziano nè debole. Ve le riportiamo qui sotto, nella speranza che chiunque le legga dia ascolto all'uomo pieno di vita che le ha scritte.

"Ci metto la faccia. È oltre una settimana che sono nelle mani delle cure di medici, infermieri e oss del reparto Covid-19 di Empoli. Una esperienza che di mio buongrado avrei evitato. Il virus (maledetto) non è stato però d'accordo e quindi mi ritrovo a combattere contornato da persone fantastiche che rischiano loro stessi di contagiarsi. Per voi che siete li fuori dico solo una cosa: siate estremamente prudenti. Meglio una mascherina o un guanto in più, e magari riuscirete ad evitare questo brutta esperienza. Non ho abbastanza parole di gratitutidine per tutti coloro che si stanno prendendo cura di me da quando ho varcato l'ingresso dell'ospedale. Spero solo finisca in tempi brevi, perché ho tanta voglia di tornare all'affetto dei miei cari".

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