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Una videocapsula per lo studio del colon

Il progetto Europeo Supcam, condotto dal dottor Alessandro Tozzi e promosso da un consorzio a guida italiana, permetterebbe un'analisi meno invasiva

Il vantaggio di questa capsula consiste nel fatto di essere guidata dall'esterno con un magnete, per consentire un esame più accurato delle pareti dell’intestino crasso. L’esame si svolgerebbe, quindi, in maniera simile ad una ecografia dell’addome e sarebbe sicuramente più indolore e meno invasivo, rischioso e imbarazzante della colonscopia. Inoltre, potrebbe essere utilizzato anche in strutture ambulatoriali di periferia, permettendo così di allargare la partecipazione della popolazione ai programmi di prevenzione e di screening del cancro colon rettale. Anche se l'uso clinico della capsula non avverrà prima di 4-5 anni, la sua progettazione va aventi speditamente. La prima parte, infatti, si concluderà a febbraio 2015. La seconda parte, se approvata dalla Commissione Europea, inizierà nel 2016 e vedrà la gastroenterologia empolese e la Asl 11 pienamente coinvolte nella sperimentazione del dispositivo. 

Il progetto Europeo Supcam è stato promosso da un consorzio a guida italiana composto da 3 aziende delle quali il capogruppo è la Special Electronic Design di Certaldo e 3 centri di ricerca fra i quali l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pontedera. Nell'ambito di questo progetto è prevista anche la partecipazione della gastroenterologia empolese ad uno studio clinico ministeriale in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze sulla diagnosi di malattia celiaca tramite biopsia cutanea.