Attualità

Il barchino dei renaioli in mezzo alla rotatoria

La vecchia imbarcazione, simbolo del territorio, restaurata e installata nell’area verde vicino al fiume alla rotatoria di Spicchio

Il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, il suo vice Cristina Pezzatini e l'assessore comunale all’Ambiente e ai lavori pubblici, Daniele Vanni, hanno inaugurato insieme ai rappresentanti della Casa del Popolo di Spicchio, presso lo spazio verde all'interno della rotatoria di viale Togliatti in prossimità dell'Arno, un'opera molto particolare e piena di significato per la cultura identitaria della comunità: il barchino dei renaioli di Spicchio.

Si tratta più che di un'opera, di un vero e proprio barchino che il signor Alfredo Bagnoli realizzò nel 1937, in occasione della nascita del figlio Giuseppe, affinché questi lo utilizzasse per la pesca in Arno. La realizzazione fu fatta seguendo lo stesso sistema costruttivo dei barchini che i renaioli utilizzavano a Spicchio per dragare la sabbia.


Ed è stato proprio il figlio Giuseppe, pochi mesi prima della sua morte, che lo ha donato alla Casa del Popolo di Spicchio affinché venisse posto davanti al ponte De Gasperi di Vinci, a memoria dei “renaioli di Spicchio” che avevano svolto le loro attività proprio lungo il fiume. Il barchino è stato restaurato da Roberto Carboncini, mentre i lavori per la sua installazione all'interno della rotatoria sono stati affidati al geometra Luigi Palandri.

“Fiume risorsa di vita e di lavoro, fiume minaccioso, fiume benevolo, fiume maledetto. Le storie legate al fiume che scorre qui davanti sono tante e sono tutte degne di essere raccontate - spiega Paolo Santini, assessore alla Cultura del Comune di Vinci - Oggi su queste moderne sponde adagiamo una barca, che non è qui per rievocare il folclore di un paese che fu. Questa imbarcazione è qui per raccontare un passato che non c’è più, ma fa parte di noi, è un pezzo significativo della nostra identità. Questa barca è un punto fermo, insieme a tante cose che non dobbiamo dimenticare. C’è stato un tempo in cui uomini e donne coraggiosi hanno solcato il fiume con barche come questa per far sopravvivere la propria famiglia attraverso il lavoro. Cerchiamo di ricordarlo sempre”.

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L'iniziativa è stata possibile grazie al bando comunale per l'adozione di aree verdi pubbliche che nel corso degli ultimi anni ha consentito all'Amministrazione comunale di affidare, senza ulteriori oneri a carico della spesa pubblica, la gestione e manutenzione di verde comunale a soggetti privati. 

“Abbiamo attivato una splendida sinergia tra pubblico e privato - ha affermato Vanni - che sta portando vantaggi concreti ad aziende, cittadini e associazioni. L'obiettivo del bando è duplice: da un lato consente al Comune di risparmiare risorse, dall'altro i privati, non solo danno il loro contributo per la comunità partecipando alla gestione della cosa pubblica, ma ottengono anche visibilità, attraverso la sponsorizzazione dell'area verde. Naturalmente, l'adozione non modifica la natura intrinseca di superficie pubblica, quindi accessibile a tutti, che contraddistingue tali aree”.