Cronaca

Laboratorio sequestrato, operai presi in carico

Ai lavoratori è stato assicurato un tetto e viene fornito supporto giuridico-legale per le questioni connesse ai loro permessi di soggiorno

“Per la prima volta, al termine di un'operazione contro lo sfruttamento del lavoro, siamo riusciti a prendere in carico sul piano sociale un gruppo di lavoratori sfruttati”. 

A dichiararlo sono l'associazione L'Altro diritto e la Cgil di Firenze, intervenuti in occasione del sequestro, disposto dalla procura di Firenze, di un laboratorio tessile illegale a Vinci. L'operazione, eseguita a fine novembre dal Nucleo tutela del lavoro dei Carabinieri di Firenze ma resa nota solo oggi in seguito all'avvio degli accertamenti probatori, ha riguardato un immobile sito a Vitolini, frazione del comune della provincia fiorentina. L'immobile era stato adibito a laboratorio tessile e dimora fatiscente, in cui sono stati trovati, oltre al titolare dell'attività, una decina di lavoratori di cittadinanza bengalese, cinese e del Myanmar.

L'iniziativa di presa in carico sociale dei lavoratori sfruttati è scattata subito dopo la notifica del provvedimento di sequestro da parte dei militari, e ha visto la partecipazione de L'Altro diritto e della Cgil Empolese Valdelsa, in accordo con i servizi sociali dell'Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, gli operatori del Consorzio Co&So e della cooperativa sociale Casae. Ai lavoratori vittime dello sfruttamento sono stati assicurati un tetto e viene fornito supporto giuridico-legale per le questioni connesse ai loro permessi di soggiorno e a misure di tutela assistenziale e previdenziale.