Cronaca

Polveri sottili, arriva l'ordinanza

Polveri sottili: il Comune vieta l’accensione di fuochi. Ordinanza valida 5 giorni. Occhi puntati anche su impianti di riscaldamento e veicoli

È iniziata ieri, 8 gennaio 2020, a Vinci la campagna per la riduzione delle polveri sottili. Un'ordinanza del sindaco, infatti, vieta di accendere fuochi all'aperto e di bruciare sfalci, potature, residui vegetali o altro, a partire da oggi e fino al 12 gennaio, per un totale di 5 giorni.

Tale misura, utile a contenere la produzione di polveri sottili nell’aria (PM10), è stata resa necessaria a seguito della comunicazione dell’Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana), che ha segnalato il raggiungimento del livello di criticità 2 nell'area “Comprensorio del Cuoio di Santa Croce sull’Arno”, di cui fa parte il Comune di Vinci.

Le PM10 sono originate principalmente da fuochi liberi in fondovalle, impianti di combustione per riscaldamento a legna o pellet o a gasolio, motori diesel e motocicli non perfettamente funzionanti.

Tali polveri nei mesi da novembre a marzo, in assenza di piogge o vento, persistono per molti giorni nello strato basso dell’atmosfera, aumentando il rischio, in particolare per bambini e anziani, di affezioni polmonari, con conseguenze in alcuni casi anche mortali.

Pertanto, oltre al divieto di accensione fuochi, il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, e l'assessore comunale all'Ambiente, Vittorio Vignozzi, invitano anche a porre la massima attenzione agli impianti di riscaldamento a legna, pellet o gasolio, ai veicoli diesel o motocicli, che non devono mai emettere in atmosfera fumi persistenti, segno di emissione di polveri sottili e quindi di malfunzionamento sanzionabile.

Gli organi di vigilanza e controllo effettueranno verifiche sui veicoli o edifici che emettono fumi persistenti e sanzioni ove necessario. L'ordinanza potrà essere rinnovata fino al 31 marzo, ogni volta che perverrà nuova comunicazione da parte di ARPAT relativa al raggiungimento del livello di criticità.