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​Processionaria del pino, via alla disinfestazione

Il Comune ha già iniziato nelle aree verdi pubbliche, ma gli interventi sono obbligatori anche per i proprietari e utilizzatori di giardini

Torna, come ogni anno, l’allarme processionaria del pino, un insetto infestante che, nelle sue forme larvali, ha effetti negativi sulla salute dell’uomo. E il Comune ha già avviato la disinfestazione e sta provvedendo a eliminare tutte le minacce dalle aree verdi pubbliche.

Le larve di questo insetto si nutrono di foglie principalmente di pino o di quercia e possono essere causa di reazioni allergiche e irritazioni cutanee, se non addirittura di shock anafilattici, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili, a causa dei peli urticanti di cui sono ricoperte.

“Come molti cittadini hanno già osservato e segnalato - dichiara l'assessore all'ambiente Daniele Vanni - quest’anno l’infestazione di processionaria del Pino si presenta particolarmente aggressiva a causa dell’andamento stagionale del 2015”. Come è noto, il periodo più pericoloso della infestazione è previsto tra la fine del mese di febbraio e l'inizio di maggio, periodo di discesa delle tipiche larve aculeate che circolano in processione lungo i tronchi e per terra, fino a quando non penetrano nel terreno per incrisalidarsi. Le larve sono pericolose soprattutto per i bambini e per gli animali domestici.

Il Comune ricorda, però, che la disinfestazione è obbligatoria anche per proprietari e utilizzatori di giardini e sono previste sanzioni in caso di inadempienza, facilmente verificabile fino a tutto marzo, oltre al risarcimento di eventuali danni a terzi.

La lotta alla processionaria, fa sapere l'assessore Vanni, si può eseguire in due modi: tramite asportazione meccanica dei rami infestati e successiva distruzione col fuoco, oppure tramite endoterapia, ossia praticando da 4 a 6 iniezioni nella parte più esterna del tronco, ma più in profondità della corteccia, di un insetticida apposito la cui efficacia dura circa 2-3 anni. Entrambi i trattamenti devono essere effettuati da persone esperte. I pini più alti presenti nelle aree verdi pubbliche di Vinci vengono trattati con endoterapia, mentre quelli più piccoli tramite asportazione e distruzione.

“Si ricorda a chi volesse eliminare il problema con il taglio dell’albero - evidenzia l'assessore Vanni - che è necessario presentare una domanda al Comune, con l’indicazione di altri alberi appropriati in sostituzione, il cui impianto è d’obbligo. Il pino, pur se molto usato negli anni 50-70, non è un albero adatto da piantare nelle aree residenziali e nelle vicinanze di immobili”.