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"Scusa, Ameri... interviene Riccardo Cucchi"

Annunciata una serata per celebrare “Tutto il calcio minuto per minuto” e salutare una delle voci che hanno fatto la storia della trasmissione Rai

Riccardo Cucchi, voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto"

Una delle voci inconfondibili della domenica e del calcio raccontato per radio, il giornalista e radiocronista Riccardo Cucchi, sarà a Sovigliana il 6 settembre.

Tutto il calcio minuto per minuto ha il fascino intramontabile di un classico. Un amico di famiglia che ha scandito la memoria di generazioni di italiani” ebbe a dire, non a torto, Giovanni Minoli.

Un trasmissione che va avanti con successo da sessant'anni, che ha vinto anche contro la tv, e che il Comune di Vinci ha deciso di celebrare con una delle ultime colonne portanti della celebre trasmissione dedicata al pallone.

Mercoledì 6 settembre, ai giardini di Villa Reghini a Sovigliana andrà in scena Scusa Ameri...Radiocronache dal campo principale in compagnia di Riccardo Cucchi, una delle firme (o meglio, voci) più importanti nel panorama del giornalismo sportivo italiano, che si è ritirato dopo quasi 40 anni di onorata carriera e ha salutato per l'ultima volta i “gentili ascoltatori” il 12 febbraio scorso, in occasione dell'incontro Inter-Empoli a San Siro. 

Accanto a lui ci sarà uno degli acquisti più recenti della squadra di Tutto il calcio, la giornalista Sara Meini, per un simbolico passaggio del testimone tra vecchia e nuova generazione di radiocronisti. Insieme a loro si ripercorrerà la storia di una trasmissione, ricca di aneddoti, chicche e curiosità, ricordando personaggi come Niccolò Carosio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali e altri. Con uno sguardo anche su come è cambiato il mestiere di chi racconta il calcio e lo sport, e con esso gli stili, il linguaggio e le forme del racconto. 

“L’evento nasce da alcune riflessioni fatte in occasione di una visita a Vinci di Riccardo Cucchi - ha raccontato Paolo Santini, assessore alla cultura del Comune di Vinci -. Quelle riflessioni ci hanno portato a discutere sul calcio attuale e soprattutto sul modo di raccontare il calcio e sul modo di percepire il racconto del calcio in un’epoca in cui ci sono decine di telecamere in campo e la radio sembra superata per sempre. Non è la prima volta che la radio sembra obsoleta: è accaduto con l’arrivo della televisione, poi con le telecamere a bordo campo, con la pay tv e tante altre volte ancora. E invece continua a resistere. Forse perché è rimasta la voglia del pubblico di farsi raccontare storie".