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Attualità sabato 22 dicembre 2018 ore 10:20

Quattro Comuni, un unico Piano strutturale

Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi Terme e Montaione per la pianificazione condivisa del territorio. Siglato il documento programmatico preliminare



CASTELFIORENTINO — Un unico Piano Strutturale Intercomunale per la pianificazione urbanistica del territorio della Valdelsa Fiorentina. Un unico documento valido per il territorio di quattro Comuni: Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi Terme, Montaione. Con la firma del documento programmatico preliminare da parte dei Sindaci dei Comuni interessati (Alessio Falorni, Giacomo Cucini, Paolo Campinoti, Paolo Pomponi) è iniziato ufficialmente l’iter operativo che porterà all’approvazione del Piano Strutturale Intercomunale, documento che dovrà definire le scelte strategiche che riguardano il territorio della Valdelsa Fiorentina per i prossimi anni. 

Erano presenti alla firma, oltre ai sindaci, anche i tecnici dei Comuni dell’area, che lavoreranno in team nei prossimi mesi tramite l’Ufficio di Piano, attivato contestualmente al servizio associato per il Piano Strutturale che è stato deliberato attraverso un’apposita convenzione approvata tra la fine di novembre e i primi di dicembre dai Consigli Comunali dei quattro comuni.

In base alla convenzione, il Comune di Castelfiorentino è stato individuato come Ente responsabile (Comune capofila) mentre organo di indirizzo politico sarà la Conferenza dei Sindaci, che ha provveduto a nominare il responsabile del procedimento. 

Nelle intenzioni dei promotori il Piano strutturale intercomunale – che interessa una superficie di 329 kmq e 42.252 abitanti - risponderà alla necessità di definire politiche di razionalizzazione del sistema infrastrutturale e della mobilità (per migliorare il livello di accessibilità dei territorio interessati), attivare preziose sinergie per il recupero e la riqualificazione dei sistemi insediativi e per la valorizzazione del territorio rurale, razionalizzare e riqualificare il sistema artigianale e industriale, prevedere forme di perequazione territoriale. 

Al fine di incentivare la pianificazione territoriale intercomunale la Regione Toscana prevede appositi finanziamenti: nello specifico, la Regione ha disposto ai quattro comuni interessati un finanziamento di circa 90mila euro.

Il documento programmatico preliminare, che è stato firmato nei giorni scorsi dai quattro sindaci, rappresenta in pratica la base di lavoro intorno alla quale sarà organizzato il processo di elaborazione del Piano, definendone temi e finalità. Tra le principali, si ricordano: coordinamento della strumentazione urbanistica anche in relazione alle future necessità di interconnessione dei territori e dei sistemi di viabilità alla nuova SRT 429, con attenzione anche alla riqualificazione e/o riconversione del patrimonio edilizio produttivo, al potenziamento della viabilità di collegamento tra gli insediamenti produttivi esistenti e i nuovi svincoli della 429 (con particolare riferimento all’incrocio con la SP 4 Volterrana).

Garantire contestualmente l’accessibilità, a tutto tondo, della Valdelsa Fiorentina, tramite il potenziamento dei parcheggi (specie in prossimità dei centri storici o delle stazioni), l’implementazione dei percorsi ciclabili e ciclopedonali (specie nei fondovalle fluviali), degli itinerari e dei percorsi turistici, il miglioramento delle aree pedonali dei centri urbani e delle sinergie con la mobilità ferroviaria, mediante riattivazione delle fermate minori (Petrazzi, Cambiano).

Perseguire una nuova alleanza tra il territorio agricolo e le aree urbanizzate, attivando sinergie per recuperare e riqualificare i sistemi insediativi e valorizzare nel contempo il territorio rurale, in vista di una reale integrazione tra ambiente, paesaggio e territorio urbanizzato. In questo ambito si collocano una pluralità di azioni, che vanno dalla valorizzazione della rete dei parchi (fluviali, archeologico, collinari) alla difesa idrogeologica dei territori, alle modalità connesse al riuso degli edifici produttivi o commerciali che si trovano in stato di sottoutilizzazione o abbandono.

Promuovere la valorizzazione della ricettività del turismo nel territorio aperto, nonché l’attivazione di forme di perequazione territoriale, finalizzate alla localizzazione di specifiche funzioni nelle aree particolarmente vocate.


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