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Attualità venerdì 06 gennaio 2017 ore 16:25

"Tilt pronto soccorso, il silenzio di Barnini"

Le opposizioni: "Il conto è arrivato. Toscana agli ultimi posti in Europa come posti letto disponibili. Abbiamo chiesto un incontro urgente"



EMPOLI — Le opposizioni Ora si Cambia, Linea Civica e FabricaComune per la Sinistra hanno chiesto la convocazione urgente della prima commissione insieme alla terza del consiglio comunale di Empoli per ascoltare sindaco, vertici Usl e l'assessore regionale Stefania Saccardi sulle recenti vicende del pronto soccorso, in tilt a causa del picco influenzale con l'Asl che ha dovuto istituire un reparto provvisorio con 14 posti e provvedere a sette nuove assunzioni temporanee. 

Le opposizioni vogliono capire, più in generale, i programmi relativi al territorio, con particolare riguardo all’organico del personale, ai posti letto, alle strutture per le cure intermedie, agli hospice (strutture per malati terminali).

Il presidente ed il vice presidente della prima commissione, Borgherini e Bartoli, hanno inviato una lettera in tal senso alla sindaca Barnini ed al presidente del consiglio per predisporne la convocazione al più presto: "A forza di tagliare il conto arriva - hanno detto le tre liste di opposizione - specie se si taglia senza un disegno preciso, ma solo per risparmiare nell’immediato. Il numero di posti letto della Regione Toscana è agli ultimi posti in Europa e prima o poi doveva accadere che chi ne ha bisogno non trovi posto in ospedale e debba attendere molte ore e a volte giorni, per essere ricoverato. In tutto questo suona assordante il silenzio del sindaco di Empoli, Brenda Barnini, che è il primo responsabile della salute dei cittadini". 

Per le opposizioni il quadro difficile è amplificato anche dalla riorganizzazione su base di area vasta: "In che modo e chi ha in mano la gestione coordinata di tutti i servizi sanitari dell’empolese valdelsa? - si sono chieste le opposizioni - accade allora che basti la concomitanza del picco epidemico dell’influenza col periodo delle feste, che determina una diminuzione del personale in servizio e tutto salta. Semplicemente, perché il sistema è in affanno cronico. Al pronto soccorso mancano diversi medici ed infermieri in organico. Si pensa di risolvere il problema facendo rientrare dalle ferie le persone? Dove sono le strutture per le cure intermedie e gli hospice? Forse il problema è dove collocarle, perché ogni sindaco vuole la sua parte e nessuno riesce ad imporre una decisione?".

"I problemi attuali - hanno concluso sono frutto degli errori perseverati nel corso degli ultimi dieci anni, in cui i vari modelli aziendali hanno sostituto la centralità della persona".


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