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Attualità lunedì 12 ottobre 2015 ore 16:22

Nominata la consulta per l’Area Naturale

Arnovecchio si trova nella ex Cava Pieracci a Cortenuova. Ne fanno parte l’assessore Barsottini, rappresentanti di associazioni e scuola



EMPOLI — L’Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) di Arnovecchio, gestita dal Comun, da oggi ha una sua consulta che ha l’obiettivo di prendere decisioni condivise con i principali portatori di interesse in favore di questa piccola oasi naturale che si trova a Cortenuova, a due passi dal centro cittadino.

Si occuperà, anche grazie al supporto di altri soggetti con specifiche competenze in materia naturalistico-ambientale e didattico-educativa, di iniziative e di come sfruttare al meglio l’area, diventata ormai un rifugio per numerose specie faunistiche e floristiche. 

La giunta comunale ha deliberato l’istituzione della consulta che sarà composta dall’assessore all’ambiente Fabio Barsottini, come delegato del sindaco, da Stefano Busoni di Legambiente Empolese Valdelsa e da Katia Arfaioli per Geologia e Ambiente come rappresentanti del mondo dell’associazionismo, mentre Pina Fiandaca è la referente Salute e Ambiente del 1° Circolo didattico di Empoli, rappresentante per le scuole. Quanto prima la composizione della Consulta sarà integrata con la nomina del rappresentante dell’associazionismo di persone diversamente abili che sarà designato dalla Consulta comunale sulla disabilità di prossima designazione.

L’Area Naturale Protetta di Interesse Locale si colloca in un paleomeandro dell’Arno che fu rettificato nel corso del XVI secolo, acquisendo a seguito della bonifica una destinazione agricola. A metà del secolo scorso una parte dei terreni fu interessata da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant’anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.

Attualmente l’area di Arnovecchio è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.

Sono presenti molti pesci, anfibi e rettili, ma anche mammiferi come il tasso, l’istrice e la volpe e un discreto contingente di uccelli che frequentano gli ambienti acquatici e la vegetazione ripariale; anatre, aironi e cormorani quindi, ma anche coloratissimi gruccioni, martin pescatori, picchi verdi e rigogoli.

Nell’area di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l’osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.


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