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Attualità mercoledì 11 ottobre 2017 ore 09:33

Migranti bonificatori sulle sponde dell'Arno

"Migranti bonificatori" sulle sponde dell’Arno. I ragazzi richiedenti asilo volontari al lavoro per i Comuni di Vinci e Capraia e Limite



VINCI — Qualcuno avrà notato alcuni ragazzi richiedenti asilo camminare sulle sponde dell’Arno con la pettorina colorata e lo sguardo attento al terreno raccogliendo carte, pezzi di plastica e piccoli rifiuti di ogni genere: si tratta del progetto “Migranti Bonificatori”.

Mutuando un progetto pilota voluto e finanziato dalla Regione Toscana, il Consorzio 4 Basso Valdarno ha promosso complessivamente 4 progetti coinvolgendo alcuni comuni nel cui territorio scorre l’Arno, ricadenti nella competenza consortile: un progetto è stato presentato per la sponda tra i comuni di Vinci e Capraia e Limite, 2 progetti per la destra e sinistra idraulica nel comune di Pisa e, se pur non riferito all’asta dell’Arno, un progetto ha interessato il Padule di Fucecchio con i comuni di Larciano, Monsummano Terme e Ponte Buggianese.

Complessivamente sono stati oltre 40 i ragazzi richiedenti asilo facenti parte di differenti associazioni e cooperative del territorio che hanno operato nel programma. Lo scopo è quello di promuovere l’integrazione biunivoca tra ragazzi che provengono da paesi con cultura e abitudini differenti e la cittadinanza: se da un lato gli abitanti possono interagire con i migranti e vederne l’impegno, dall’altro i migranti possono conoscere sia il territorio che li circonda che le modalità di fruizione dello spazio comune, regole non scritte per una giusta e proficua convivenza civile.

Il Consorzio 4 Basso Valdarno ha scelto, in accordo con gli enti locali interessati, alcuni tratti urbani dell’Arno, argini e golene dove più forte è l’impatto antropico e ambientale, molto frequentati dalla cittadinanza per la presenza di piste ciclabili e percorsi verdi. Numerosi i rifiuti rinvenuti, per lo più carta, piccoli oggetti e frammenti di plastica che, senza una pulizia attenta e capillare, rimangono nel terreno provocando un inquinamento duraturo e persistente. Attivato in primavera, le attività sono state suddivise in due tranche: la prima si è svolta tra giugno e luglio mentre la seconda, iniziata a settembre, si concluderà presumibilmente a fine ottobre.


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