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Attualità venerdì 20 marzo 2015 ore 16:44

Arno, un intervento concreto contro le alluvioni

Via ai lavori per la realizzazione della Cassa di Espansione Fibbiana 1 e il completamento di Fibbiana 2. Un'opera da quasi 9 milioni di euro



EMPOLI — L'intervento, che sarà il più grosso realizzato sul bacino empolese del fiume Arno dal dopoguerra ad oggi e che costituirà la prima rilevante infrastruttura riconducibile all'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa, è stato presentato oggi nella sede municipale di Empoli. 

I lavori, dal costo di quasi 9 milioni di euro, finanziato dalla Regione Toscana, inizieranno nella prima quindicina di aprile e si concluderanno in 30 mesi. Sarà effettuato il completamento della Cassa di Fibbiana 2, con lo scavo dell'area interna,fino a raggiungere la capacità di invaso a suo tempo programmata. Col terreno di resulta di tale scavo verranno realizzati gli argini della Cassa di Espansione di Fibbiana 1, la quale sarà collegata al fiume Arno mediante otto paratoie di accesso, che si apriranno solo quando il fiume avrà superato il livello della soglia di sfioro, posta a 28 m. slm, che corrisponde al livello di massima piena in corrispondenza del ponte di Empoli, aumentato di circa 70 cm. L'immissione nella Cassa è presidiata da organi mobili, sia per aumentarne l'efficienza che per renderne più flessibile il funzionamento. Se il fiume Arno dovesse superare il livello della soglia di sfioro, il deflusso dell'acqua all'interno della Cassa avverrebbe attraverso 3 moduli separati, che entrerebbero in funzione, in base alle necessità, attraverso un sistema a cascata. La capacità di invaso delle due casse di espansione ammonta a ben 3,55 milioni di metri cubi di acqua,ed è tale da scongiurare eventi alluvionali che, per dimensioni e portata, si verificano, statisticamente, ogni 200 anni.

"La costruzione della nuova Cassa di Espansione Fibbiana 1 - ha sottolineato il sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti - è la prima opera progettata ed appaltata dall'Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa, a dimostrazione del fatto che, se tutte le parti in causa lavorano congiuntamente con spirito di collaborazione, si possono superare tanti ostacoli che si frappongono durante le procedure che si devono affrontare. Quando si dice che bisogna credere nell'ente "Unione", si intende questo, vale a dire utilizzare quest'importante e valido strumento istituzionale per garantire condizioni di vita migliori e più sicure ai cittadini. I lavori per la realizzazione di Fibbiana 1, assieme al completamento di Fibbiana 2, che ricade dal lato di Capraia e Limite, sono un valido esempio di maturità, consapevolezza e presa di responsabilità da parte della classe politica locale e regionale, che si appresta a vivere nella maniera migliore, con i fatti, l'anniversario della tragica alluvione dell'Arno del 4 Novembre 1966. Come delegato alla Difesa del Suolo dell'Unione dei Comuni, non posso essere che felice ed orgoglioso."

“Le Casse di Espansione – ha commentato il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni – dimostrano ancora una volta la sensibilità, l’impegno e la forte determinazione nel realizzare, pure in momenti di difficoltà finanziaria come quello che stiamo vivendo, opere imponenti nel campo della prevenzione, per ridurre drasticamente il rischio di alluvioni nella nostra area. Grazie anche alla Cassa di Espansione di Madonna della Tosse, realizzata a Castelfiorentino dieci anni fa, si viene a creare una doppia valvola di sfogo prima della confluenza dell’Elsa nel fiume Arno, che va a migliorare in modo considerevole la sicurezza idraulica di tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, e in modo particolare della zona industriale del Terrafino, oltre a quella – naturalmente - delle popolazioni interessate. Si tratta, dunque, di un investimento che guarda al lungo periodo, al futuro della nostra economia, alle nuove generazioni. È grazie a investimenti come questo che dimostriamo che l'Unione dei Comuni può essere uno strumento valido per migliorare la vita delle popolazioni locali."

“Quando si parla di messa in sicurezza idraulica – ha evidenziato il vicesindaco di Empoli, Franco Mori - bisogna partire da presupposti che il rischio ‘0’ non esiste, ma questa opera mette in sicurezza piene a cadenza duecentennale. Si tratta pertanto di un intervento di straordinaria importanza per le nostre popolazioni che vivono lungo il fiume e che non è isolato. Ci si deve ricordare infatti che negli ultimi 20 anni l’asta dell’Arno è stata oggetto di altre realizzazioni di questa natura, basta nominare il Lago di Bilancino che regime le piene della Sieve, o per, rimanere più vicino a noi, l’Elsa con le casse di espansione di Madonna della Tosse o l’adeguamento della sezione alla Grotte di Canneto, a Molin Nuovo, dove il fiume rompeva l’argine destro allagando da Ponte a Elsa a Marcignana, fino a Santa Maria e Avane storicamente tre volte al secolo.”

“Nel nostro paese – ha osservato Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino - è necessario passare, in parte lo si sta facendo, da una logica di sola gestione dell’emergenza a una pianificazione finalizzata alla prevenzione. Il Comune di Montelupo Fiorentino “investe” sulla sicurezza e tutela idrogeologica del territorio, nella consapevolezza che le attività di prevenzione non possano prescindere da interventi di carattere strutturale. Lo fa mettendo a disposizione una porzione significativa in termini quantitativi e qualitativi del proprio territorio. L’area nella quale sarà realizzata la cassa di espansione è prossima alla frazione più popolosa del Comune (Fibbiana) e lambisce alcune case sparse ed un piccolo aggregato ex rurale dalle caratteristiche testimoniali di valore. Riguarda anche attività (agricole e non) significative, con un importante ruolo di presidio alla stessa cassa di espansione, visto anche che la maggior parte dei terreni interessati alla cassa rimarranno di proprietà privata. Alla sfida, quindi, sulla tutela e sicurezza idrogeologica, per tutti gli Enti competenti si assomma quella di conciliare tale progetto al mantenimento e consolidamento di attività, affinché la cassa stessa, da vincolo sul territorio, ne diventi risorsa.”

“Questa opera – ha detto l'assessore alla Presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli - è un significativo contributo alla riduzione del rischio idraulico sull'Arno, obiettivo per il quale si sta completando una serie di importanti interventi in questo tratto di fiume e che iniziarono anni fa con la realizzazione della cassa di espansione di Madonna della Tosse sul fiume Elsa, prima dello sbocco in Arno”. 

L'assessore ha ricordato a questo proposito la cassa di espansione di Roffia nel comune di San Miniato inaugurata poche settimane fa dal presidente Rossi, e la cassa di espansione dei Renai a Signa, per la quale si stanno concludendo le procedure di gara. “Assieme a questi, - ha concluso Bugli - l'intervento delle casse di espansione di Fibbiana diventa una risposta significativa al territorio della valle di Firenze completando le opere previste dal piano di bacino dell'Arno”, 


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