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Attualità martedì 28 ottobre 2014 ore 16:25

Brenda Barnini protagonista alla Leopolda

Il sindaco di Empoli è stata chiamata sul palco da Matteo Renzi all'inizio dell'evento e ha concluso con un suo intervento la prima giornata di lavori



EMPOLI — Sindaco, quello sul palco della Leopolda è stato per lei un ritorno visto che aveva partecipato all'evento anche negli anni scorsi e aveva già avuto modo di salire sul palco come 'relatrice'. Quali emozioni in questa occasione?

L'emozione di prendere la parola e sentirsi in grande sintonia e condivisione di valori e di obiettivi con una platea così ampia. Ero stata contattata per fare un intervento, ma la chiamata di Renzi sul palco appena terminato il video di introduzione è stata una vera sorpresa anche per me.

Questa è stata la prima Leopolda in cui, invece di confrontarvi sul mondo che vorreste realizzare, avete affrontato la discussione con la responsabilità di chi governa, con Renzi presidente del consiglio e molti di voi con incarichi di grande importanza in molti Comuni. Che cosa è cambiato per voi?

La differenza fondamentale è che quelle che fino all'anno scorso erano proposte adesso sono impegni concreti che ci prendiamo sulle nostre spalle. Mi piace sottolineare però il fatto che, nonostante le grandi responsabilità di governo che molti di noi si sono presi in questo anno, la manifestazione non ha perso l'entusiasmo e la carica che l'ha sempre caratterizzata. Nel mio intervento ho provato a sintetizzare con tre esempi come anche un sindaco di un Comune di medie dimensioni può essere protagonista del cambiamento del nostro Paese: l'allungamento dell'orario della biblioteca comunale, che consente la fruizione di questo fondamentale luogo di trasmissione della cultura ad un numero sempre più alto di cittadini; la prosecuzione del servizio degli asili nido per tutto il mese di luglio, che consentirà una gestione migliore degli equilibri familiari in un mese che è ancora di lavoro per un buon numero di famiglie; la trascrizione nei registri di stato civile dei matrimoni contratti all'estero fra persone dello stesso sesso, che ha contribuito ad avviare una campagna di sensibilizzazione e di pressione nei confronti del Parlamento per arrivare finalmente ad una legge che ci metta al pari con gli altri Paesi europei.

In contemporanea con la Leopolda, il più grande sindacato italiano portava in piazza un milione di persone per manifestare contro il Jobs act del governo. Che valutazione fa di questa iniziativa della Cgil?

Come ha detto anche Renzi nel suo intervento di chiusura dobbiamo avere grande rispetto per la manifestazione indetta dalla CGIL e per le rivendicazioni sindacali che questa portava con sè. Nello stesso tempo però sono convinta che dobbiamo stare molto attenti a non scambiare il ruolo del sindacato con quello della politica. Per essere ancora più chiari, non condivido l'idea che, dopo la manifestazione di domenica, adesso serva una rappresentanza politica di coloro che sono scesi in piazza. Se la Cgil tentasse di fare questo farebbe un grave errore strategico e, ai miei occhi, perderebbe molta della sua credibilità.


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