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Attualità martedì 26 gennaio 2016 ore 07:30

Il viaggio di Sigerico sulla Francigena

Giovedì 28 al Museo Be.Go. via al ciclo di incontri formativi. Presenti il vicesindaco Claudia Centi e il direttore scientifico Serena Nocentini



CASTELFIORENTINO — Conoscere la via Francigena e i suoi segreti. Un percorso dal fascino millenario, descritto minuziosamente per la prima volta da Sigerico nel 990 d.c., e riscoperto recentemente come itinerario turistico culturale, con le sue “soste” di grande valore artistico e ambientale.

E’ con questo spirito che prende il via da giovedì 28 gennaio (alle 16.30) al Museo Benozzo Gozzoli un ciclo formativo per adulti “Il viaggio di Sigerico nella Valdelsa dell’Anno Mille”, racconto per immagini a cura di Giovanni Fiaschi (ingresso libero).

Alla serata di apertura interverranno il vicesindaco, Claudia Centi, il direttore scientifico del Museo Be.Go., Serena Nocentini, e infine Renato Stopani, uno dei maggiori studiosi dell’antica via Francigena.

Il ciclo di incontri, articolato in sette giovedì consecutivi (dal 28 gennaio al 3 marzo, sempre dalle 16.30 alle 18.30) è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini. Le serate, arricchite dal contributo di numerosi esperti e appassionati di questo antico tracciato (oltre a quello di Renato Stopani, sono previsti i contributi di Paolo Gennai, Rino Salvestrini, Mauro Montanelli) saranno coordinate da Giovanni Fiaschi, castellano doc e uno dei primi a riscoprire personalmente la via Francigena in Valdelsa negli anni Novanta, quando ancora era solo appannaggio degli studiosi.

“Ho iniziato leggendo il libro di Renato Stopani del 1995 – sottolinea Giovanni Fiaschi – e da lì è nata una passione e un interesse personale che mi ha indotto circa 20 anni fa a percorrere tutto il tratto valdelsano della Francigena, in motocicletta e a piedi. Quello della Valdelsa – prosegue Fiaschi - è sicuramente uno dei tracciati maggiormente ricchi di significato e di tradizioni religiose, perché vi si trovano cappelle e chiese praticamente dappertutto”.

Il “racconto per immagini” di Giovanni Fiaschi si presenta dunque come un reportage fotografico, corredato da notizie e aneddoti, lungo un itinerario che il curatore ha voluto sperimentare di persona dopo averlo percorso in lungo e largo, a testimonianza di una passione per la cultura che può rappresentare davvero un patrimonio di tutti.

“Questa bella iniziativa che si tiene al museo Be.Go. - sottolinea il vicesindaco Claudia Centi – si propone di offrire una lettura della Via Francigena alla portata di chiunque, con il supporto di esperti ma senza venir meno alla matrice originaria di chi l’ha ispirata, un nostro concittadino che attraverso la propria esperienza personale l’ha potuta conoscere a fondo. Essa rientra a pieno titolo nelle finalità del Museo Be.Go. quale museo diffuso, alla portata di tutti, in grado di promuovere cultura e di rivolgersi ad un pubblico sempre più ampio, non soltanto ad una ristretta cerchia di persone.”

Il ciclo di incontri formativi si concluderà giovedì 3 marzo con una escursione sulla Via Francigena.

Come si ricorderà, la Via Francigena si presenta storicamente come un territorio-strada o fascio di strade, in base all’epoca in cui fu attraversata dai pellegrini che desiderano raggiungere Roma, capitale della cristianità. Le sue “soste”, descritte per la prima volta da Sigerico nel 990 d.c. (di rientro da Roma, dove aveva ricevuto la carica di Arcivescovo di Canterbury) comprendono in Valdelsa luoghi di grande interesse come la Pieve di Santa Maria a Chianni, nel Comune di Gambassi Terme, e la Pieve di Coiano, nel Comune di Castelfiorentino.

Le 79 “soste” di Sigerico formano l’itinerario “ufficiale” adottato anche dalla Comunità Europea che ha dato vita ad una vera e propria associazione: l’Associazione Europea delle vie Francigene. A questa associazione il Comune di Castelfiorentino (“pioniere” nella riscoperta e valorizzazione di questo tracciato fin dal 1995), ha aderito nel settembre 2006, primo comune dell’Empolese-Valdelsa.


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