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Spettacoli lunedì 26 novembre 2018 ore 12:51

I castellani piangono Borsò, maestro del bel canto

Umberto Borsò da giovane

Umberto Borsò si è spento a Roma, aveva 95 anni. Una lunga carriera artistica iniziata a Castelfiorentino, di cui aveva la cittadinanza onoraria



CASTELFIORENTINO — Aveva mosso i primi passi della sua lunga carriera artistica a Castelfiorentino, che nel 2015 gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. E’ morto ieri a Roma - all’età di 95 anni - Umberto Borsò, tenore di fama internazionale e “ambasciatore del belcanto nel mondo”

Un artista che per quasi mezzo secolo ha saputo distinguersi per l’elevata qualità e l’ampiezza del suo repertorio (dalla “Tosca” all’”André Chénier”, da “Otello” alla “Cavalleria Rusticana”) attestata dalla frequentazione di teatri quali – oltre a La Scala di Milano - il Metropolitan di New York, il Bolshoj di Mosca, il Covent Garden di Londra, la Staatsoper di Vienna.

Nonostante una carriera costellata da grandi successi, Umberto Borsò non ha mai dimenticato le sue radici, definendosi più volte (e in diverse occasioni pubbliche) “cittadino di Castelfiorentino”, nonostante fosse nato a La Spezia. A Castelfiorentino aveva iniziato infatti i primi studi fin da bambino, frequentando la chiesa come chierichetto e partecipando ai canti religiosi, un’esperienza in cui aveva appreso i primi rudimenti per una corretta la modulazione della voce. In seguito alla morte del padre, e alla decisione sofferta da parte della famiglia di trasferirsi a Pisa (“un ulteriore dispiacere”, come lui stesso ricordava) sarebbe iniziata per Umberto Borsò una nuova fase della sua vita. 

Tuttavia, il tenore non interruppe mai i suoi legami con il paese in cui aveva vissuto la sua infanzia, che anzi sarebbero ripresi con forza grazie alla riapertura – nel 2009 - del Teatro del Popolo, a cui avrebbe donato volentieri i suoi abiti di scena. Un sentimento di attaccamento e di affetto nei confronti della comunità di Castelfiorentino, ampiamente ricambiato nel 2015 con il conferimento della cittadinanza onoraria e la nascita, nel 2016, di un’associazione “Amici della Lirica” che porta il suo nome.

Un telegramma di cordoglio alla famiglia è stato inviato stamani dal Sindaco, Alessio Falorni, e da tutta la Giunta Comunale di Castelfiorentino.

“Una grande perdita – ha sottolineato il primo cittadino – per l’intera comunità castellana, a cui è sempre stato legatissimo. Ho avuto il privilegio di concedergli la cittadinanza onoraria nel giugno 2015: un dono per il quale la gioia nei suoi occhi e nel suo sorriso traspariva nitida; nel suo nome è nata una pregevolissima associazione a Castelfiorentino che si occupa della valorizzazione dell’opera lirica in tutte le sue forme, e che ci ha portato manifestazioni preziose in questi anni. Ricordo molto bene quel 2 giugno. Quegli occhi fieri e intensi, e i consigli spassionati ai giovani talenti castellani. A noi adesso – conclude il Sindaco - il compito di preservarne la memoria e l’eredità di affetti e di talento”.

I funerali di Umberto Borsò si terranno domani, a Roma, nella Chiesa degli Artisti (Piazza del Popolo).


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