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Attualità lunedì 28 dicembre 2015 ore 18:35

I 25 anni di ceramica artistica di Artesia

Mostra antologica nel centro artigianale di Palazzo Giannozzi. Un continuo crescendo, in parallelo con il borgo medievale



CERTALDO — Artesia, bottega artigiana di decorazione ceramica creata da Cinzia Orsi e Monica Lazzerini, situata nel centro artigianale di Palazzo Giannozzi in Certaldo Alto, compie 25 anni e li festeggia con una mostra che, inaugurata il 20 dicembre, resterà aperta fino al 6 gennaio 2016 – orario 10.30-18.30, ingresso libero – in questo spazio, di proprietà del Comune, che dal 1984 è dedicato ad ospitare e valorizzare attività di artigianato artistico.

La storia nasce con Cinzia Orsi, che partecipa nel 1984 al primo bando del Comune per costituire il Centro artigianale di Palazzo Giannozzi. “Il bando puntava a valorizzare l'artigianato artistico e vitalizzare lo spazio mettendo insieme artigiani che lavoravano materiali diversi – ricorda Cinzia Orsi – si aggiudicarono lo spazio, oltre a me, Mauro Corbani per la stamperia, Italo Taddei per la falegnameria, Luciana Montagnani per la maglieria, Maria Tacconi per la tessitura, Metello Posarelli per la pelletteria”.

Nel 1990 inizia il sodalizio con Monica Lazzerini e nasce Artesia. Lavorano solo per conto terzi, in un Palazzo Giannozzi che era più bottega e magazzino che vetrina e punto vendita. “Lavoravamo lì, ma era una produzione artigianale fatta per altre aziende ceramiche, perchè di fatto non c'era giro di turisti in Certaldo Alto – spiegano le due artigiane – poi il turismo iniziò a crescere, aprimmo una piccola esposizione, e le cose andarono in crescendo”.

Così, di anno in anno, mentre da un lato si susseguivano gli interventi dell'amministrazione comunale per recuperare il borgo medievale, renderlo più attrattivo, programmare eventi, anche Artesia scommetteva sul borgo medievale. Lasciato il lavoro come terziste, iniziano a creare e vendere in proprio, la bottega diventa un vero e proprio show room aperto al pubblico tutto l'anno, si promuovono inviando periodicamente alle strutture ricettive materiale informativo su di loro e anche sul borgo. Poi, mentre da un lato lavorano anche come decoratrici in ville e luoghi di pregio, dall'altro intensificano le collaborazioni con le istituzioni o con i grandi eventi, come Mercantia, che nel 2010 gli assegna il “Chiodo d'oro” per l'artigianato.

“All'inizio eravamo una presenza estranea rispetto al borgo medievale – ricordano Cinzia e Monica – ma col tempo il borgo ci ha adottate e abbiamo avuto la soddisfazione di fare decorazioni e lavori per le sue attività ed i suoi abitanti, o di lavorare per importanti enti come la Fondazione Artigianato Artistico di Firenze. Tra gli incarichi più particolari quello, avuto grazie al gemellaggio del Comune di Certaldo, per il rivestimento di ceramica del forno della pizzeria nel Comune di Kanramachi in GIappone. Una grande soddisfazione sapere che il nostro lavoro è apprezzato anche dall'altro capo del mondo”.

Oggi la produzione di Artesia spazia in tutta l'oggettistica funzionale e d'arredo che si può immaginare: vasi, piatti, ciotole, stemmi, soprammobili, targhe, ecc... e la mostra nell'atrio di Palazzo Giannozzi da conto anche dello stile, anzi, dei vari stili nei quali viene declinata la produzione: fregi e decorazioni che prendono spunto dalla migliore tradizione ceramica italiana e non solo, con creazioni che guardano anche alle tradizioni orientali e africane o strizzano l'occhio all'arte contemporanea.

Oggi, in Palazzo Giannozzi, dove nel corso degli anni sono passati anche altri artigiani, come il tessitore Stefano Ciappi, sono attive, con più spazio di una volta, tre realtà importanti: oltre Artesia, il Laboratorio di stamperia artistica di Silvia Borgogni, attivo da circa 20 anni, e il Museo del Chiodo dedicato all'opera e alla figura di Giancarlo Masini che proprio lì trascorse gli ultimi anni di attività.

E per Artesia si aprono nuovi orizzonti, con i corsi di decorazione ceramica per italiani e stranieri: lanciati da poco, già riscuotono grande successo e si configurano come un modo per incrementare le proprie attività, valorizzare l'artigianato artistico, e creare valore aggiunto per il turismo e per il borgo medievale, in un connubio che, superato il traguardo dei 25 anni, continua a crescere.


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