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Attualità venerdì 12 settembre 2014 ore 11:00

Raccolta funghi, dieci regole da seguire

Dal 15 settembre sarà attivo presso l'asl11 un servizio gratuito per il riconoscimento delle specie. Prestare attenzione prima della consumazione



COMPRENSORIO — Stiamo entrando nel periodo di maggior raccolta dei funghi. Questa attività, che si associa al piacere del contatto con la natura e delle passeggiate nei boschi, richiede di osservare alcune regole per la sicurezza. Una conoscenza inesatta delle caratteristiche dei funghi può essere causa di intossicazioni anche molto gravi.

L'asl 11 raccomanda, quindi, di raccogliere e consumare solo funghi che si conoscono perfettamente, ricordandosi che è facile sbagliare perché esistono molti funghi simili fra loro. Al fine di evitare spiacevoli episodi, si raccomanda ai raccoglitori di consumare solamente funghi identificati da micologi iscritti al registro nazionale micologi e di non limitarsi a conoscenze derivanti solo dall’esperienza, dall’abitudine e dai saperi tramandati.

Nell’Asl 11 è attivo lo sportello micologico dove viene svolto un servizio gratuito di consulenza ai cittadini per il riconoscimento delle specie fungine. Il servizio gratuito di riconoscimento dei funghi è attivo dal 15 settembre al 15 dicembre 2014 e si svolge nelle sedi di: Empoli presso il Centro direzionale dell’Asl 11, in via dei Cappuccini n. 79 (tel. 0571-704800); nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore (14.00-16.00); Castelfranco Di Sotto Viale 2 Giugno n. 37 presso il distretto socio-sanitario (tel. 0571 704256); il martedì ore 14.30-16.00).

Al di fuori di questi orari e nei rimanenti mesi dell’anno i funghi potranno essere controllati su appuntamento con gli ispettori micologi (tel. 0571 704800). I cittadini che desiderano far riconoscere i funghi raccolti possono rivolgersi presso le sedi dell’ispettorato micologico dell’Asl 11. L’attività di riconoscimento dei funghi è svolta a titolo gratuito esclusivamente dal personale che è in possesso dell’attestato di micologo. L’ispettore micologo rilascerà una certificazione relativa esclusivamente ai funghi direttamente visionati e che non può assolutamente essere considerata estesa ad altri funghi non sottoposti all’esame.
Nel caso di presenza di funghi non commestibili, velenosi o commestibili, ma in stato di alterazione (per maturazione, invasi da altri funghi parassiti o larvati) la partita verrà immediatamente distrutta.
Si riportano, infine, alcune semplici regole che possono evitare spiacevoli inconvenienti legati al consumo di questo delicato alimento:
1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.
2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.
3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.
4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.
5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.
6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.
7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.
8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.
9. Si sconsiglia di consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini (per la difficile digeribilità), agli anziani debilitati, alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.
10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento (pasti abbondanti e ripetuti sono l’anticamera delle indigestioni).


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