Scrivono numeri di telefono sul dorso dei cavalli nella speranza di ritrovarli dopo il passaggio dell'uragano Milton
Attualità giovedì 03 maggio 2018 ore 08:29
Compleanno amaro per Antenna 5
Oggi l'emittente empolese compie 40 anni. La proprietà lancia un appello agli imprenditori locali perché il sacrificio di anni non vada perduto
EMPOLI — Una lettera aperta agli imprenditori locali perché salvino Antenna 5. E' un accorato appello, quello lanciato dalla famiglia Falai, nella speranza che l'emittente empolese, dopo quaranta anni al servizio del territorio, non chiuda definitivamente. Non senza qualche vena polemica sulla solidarietà, finora ricevuta solo a "parole".
La lettera.
"Oggi Antenna 5 compie 40 anni.
Un traguardo importante che avrebbe potuto essere di grande orgoglio e soddisfazione se solo l’attuale situazione di crisi ci consentisse davvero di festeggiare assieme ai nostri fedeli telespettatori.
La famiglia Falai, con i suoi dipendenti e collaboratori, ringrazia, comunque, l’affezionato pubblico per averci seguito in questi 40 anni di servizio al territorio, nella speranza che nelle prossime ore si possa davvero concretizzare, nei 'fatti', quella solidarietà espressa da molti a 'parole'.
Al momento, nonostante gli sforzi economici e professionali profusi fin qui, e nonostante l’ampia disponibilità della compagine societaria nel tentare di coinvolgere altri soggetti nell’impresa editoriale, non c’è stata ancora la risposta sperata.
Rivolgiamo proprio
in questa speciale ricorrenza, un nuovo appello alla classe dirigente, sia
politica che imprenditoriale, per salvare e rilanciare una testata
giornalistica che ha fatto la storia dell’emittenza locale toscana, affinché i
comuni dell’Empolese, della Valdelsa e del Comprensorio del Cuoio, non debbano
rinunciare ad Antenna 5, 'La televisione di casa tua'.
E dire che l’investimento economico necessario sarebbe davvero esiguo per alcuni tra i grandi imprenditori del nostro territorio!
Chiunque pensasse di subentrare 'dopo' lo spegnimento del segnale (e la necessaria comunicazione della dismissione delle frequenze al Ministero dello Sviluppo Economico), non potrà dire di aver rilevato la storica emittente empolese, né di farsi nuovo paladino dell’informazione televisiva locale.
Semplicemente non potrà, perché tutto ciò che verrà eventualmente dopo Antenna 5, non sarà Antenna 5, ma una testata qualsiasi che dovrà partire da zero".
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