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Attualità venerdì 07 luglio 2017 ore 17:00

I giovani propensi all'acquisto di armi

E’ quanto emerge da un’inchiesta promossa dal Noviziato Pilgrim su un campione di 50 cittadini sui temi della sicurezza e della legittima difesa



EMPOLI — La nuova legge sulla legittima difesa non tutela maggiormente I cittadini e sempre piû giovani sono disposti a prendere un’arma per proteggerla. E’ quanto emerge da una piccola ma ben fatta inchiesta promossa dal Noviziato Pilgrim/ Gruppo Scout Empoli I, un gruppo di 7 ragazzi, guidati dai loro Capi, che hanno scelto per portare avanti la propria attività di approfondimento, di concentrarsi sul tema della legittima difesa. Un argomento di grandissima attualità e che ha fin da subito richiamato molto interesse.

Primo passo-spiegano i ragazzi- era doverosamente quello di conoscere cosa dice la legge e la sua recente modifica attraverso lo studio dell’art 52 del Codice Penale. La proposta approvata dalla Camera consta di due articoli che intervengono sulle disposizioni del codice penale relative alla legittima difesa domiciliare e sulle spese di giustizia a carico di chi è dichiarato non punibile per avere commesso il fatto per legittima difesa o stato di necessità. La modifica all'art. 52 considera legittima difesa, nei casi di violazione di domicilio, la reazione a un'aggressione commessa in tempo di notte e la reazione a seguito dell'introduzione nel domicilio con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno. Inoltre introduce l’assistenza dello Stato sul pagamento dell’assistenza legale per colui che si è trovato nella situazione di doversi difendere.

Una volta stabilito di che cosa stavamo parlando- chiariscono i ragazzi- abbiamo elaborato un breve questionario da sottoporre ad un campione di circa 50 persone di residenti nell’Empolese Valdelsa, suddividendo la classificazione delle loro risposte in base all’età. Questo, al di là del numero dei partecipanti al sondaggio ha delineato delle informazioni interessanti che riteniamo opportuno condividere con la città.

Nelle fasce di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si pensa che l’intrusione in casa sia un fatto molto frequente. Considerazione che si attenua (ma non di molto) con il progredire dell’età. Si denota poi che le fasce più anziane della popolazione si sente più sicura nelle proprie abitazioni rispetto alle persone più giovani. Questa sorta d’insicurezza delle generazioni più giovanili si traduce in una propensione estremamente marcata nel voler possedere un’arma nel prossimo futuro per assicurare la sicurezza a sé e ai propri cari. La difesa deve essere sempre connaturata all’offesa e, trasversalmente, si è pienamente concordi nel cercare sempre di non uccidere la persona e di utilizzare armi solo con la dovuta precauzione e seguendo alla lettera le normative. Scarsa fiducia, infine, è riposta nella capacità di queste previsioni normative introdotte di fare la differenza e di assicurare maggiore tutela al cittadino.


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