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Attualità domenica 13 dicembre 2015 ore 07:30

Lavori di sfalcio e bonifica del verde

A Ponte a Elsa nell’area tra via Caponi e via Gobetti. Sblocco dopo un’azione del vicesindaco sul curatore fallimentare e sul tribunale civile



EMPOLI — Iniziata un’operazione di sfalcio ed eliminazione della vegetazione infestante nell’area che si trova all’interno del cantiere mai terminato del grande complesso edilizio situato tra via Caponi e via Gobetti, nella frazione di Ponte a Elsa.

Anche questa novità è frutto del costante interesse e dei continui contatti che l’amministrazione comunale di Empoli, nella figura del vicesindaco Franco Mori, ha avuto con la curatela fallimentare che ha sede nella sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’obiettivo è quello di dare una soluzione a un’annosa vicenda che riguarda la proprietà privata sottoposta da anni a procedura fallimentare, dopo il crack dell’impresa edile che stava costruendo il centro residenziale che, secondo il progetto, avrebbe dovuto ospitare decine di appartamenti.

Lo scopo di questo ulteriore intervento, che fa seguito a quello del marzo 2014 quando furono messi in sicurezza i ponteggi e sostituita la vecchia recinzione, è di bonificare tutta l’area mediante il taglio della ormai folta vegetazione che è cresciuta in questi anni, provocando disagi ai residenti che abitano vicino allo scheletro dell’edificio. I lavori di sfalcio della vegetazione dovrebbero durare ancora pochi giorni.

L’ordinanza comunale di inizio 2014 prevedeva anche di eliminare le parti pericolanti e togliere tutti i materiali obsoleti che sono ancora all’interno del cantiere.

Su questi aspetti continua l’azione pressante del vicesindaco nei confronti del curatore e del giudice fallimentare e il Comune attende nuovi sviluppi risolutivi nelle prossime settimane.

Il cantiere edile di via Gobetti è abbandonato ormai dagli inizi degli anni 2000, dopo il fallimento della ditta che vi effettuava i lavori: la M.G. Costruzioni di Caserta. Da allora l’immobile ha iniziato a vivere in uno stato di abbandono, e quindi di degrado ambientale.

Più volte in questi anni l’area, di 3.800 mq e il sovrastante immobile di 5mila metri cubi interrati e 15 mila 300 fuori terra (destinati a garage, fondi commerciali al piano terra, uffici e appartamenti ai piani superiori) è andata all’asta, ma senza nessuna soluzione, l’ultima risale a inizio 2014.

Prossimamente dovrebbe essere indetta la nuova asta per l’intero immobile di Ponte a Elsa.

"Il ruolo dell’amministrazione comunale – spiega il vicesindaco Franco Mori, presente questa mattina per un sopralluogo sul posto – di fronte a una proprietà privata sotto curatela, è quello di cercare il più possibile di tutelare la cittadinanza. Il Comune segue da vicino l’evolversi della situazione e l’augurio è che, dopo aver messo in condizioni accettabili il cantiere, l’intero stabile possa trovare una destinazione che riqualifichi l’area. In questo caso dovrà essere un privato a investire prima nell’asta e poi nella ripresa dei lavori".


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