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Attualità mercoledì 04 gennaio 2017 ore 17:20

Il caos al pronto soccorso non è colpa dei medici

Ospedale San Giuseppe

Secondo la Cgil le cause sono la mancanza di ambulatori di continuità, di medicina d'iniziativa, di un filtro dal 118, posti letto e personale



EMPOLI — Mancata attivazione ambulatori di continuità, mancato avvio medicina d'iniziativa, mancato filtro da parte del 118, inesistente organizzazione gestione posti letto interna a presidio ospedaliero e poco personale. Queste le cause, secondo la Fp Cgil Usl Toscana Centro, della situazione caotica che sta vivendo il pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe ma che in generale interessa tutti i pronto soccorso della Usl Toscana Centro.

"E' però altrettanto innegabile - hanno commentato dalla Cgil in una nota - che in questi ultimi due anni il flusso dei pazienti che si presentano spontaneamente è costantemente aumentato, come il numero degli accessi in generale, sintomo che qualcosa a livello territoriale non sta funzionando e questo non succede solamente quando si verificano i prevedibili picchi influenzali, ma durante tutto l'anno. La mancata attivazione degli ambulatori di continuità assistenziale aperti sulle 12 ore per 7 giorni alla settimana, da anni promessi e mai attivati, come il mancato avvio dei progetti di medicina d'iniziativa, ideati per assistere e monitorare lo stato di salute degli utenti con patologie croniche, che non a caso hanno registrato un aumento di ricadute e ricoveri ospedalieri, associati ad altre cause come l'assenza di un filtro da parte del 118 dei pazienti raggiunti da auto medica, tutti portati nei pronto soccorso “a prescindere”, l'inesistente organizzazione interna al presidio ospedaliero nella gestione dei posti letto, le scarse dotazioni organiche del personale sanitario sono tutte concause di questo disservizio".

"Noi - dicono ancora dalla Cgil - pensiamo da sempre che insieme alla prevenzione la sanità territoriale sia un pilastro fondamentale del sistema sanitario, da tempo aspettiamo provvedimenti e politiche del territorio concreti e veramente efficaci, in questi anni promessi e mai attuati. Oggi in piena emergenza chiediamo investimenti sul presidio ospedaliero con un aumento del personale medico, infermieristico e oss e dei posti letto e per le cure intermedie totalmente assenti, per mettere in grado tutti gli operatori di fronteggiare nel migliore dei modi queste situazioni di vera e propria emergenza".


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