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Attualità lunedì 02 gennaio 2017 ore 17:00

Le famiglie sotto sfratto ospiti nell'ex scuola

La struttura diventerà un centro di emergenza abitativa. Il Comune la cede in comodato d'uso all'Unione e verrà ristrutturata da Publicasa



EMPOLI — Sono destinati a crescere gli alloggi dedicati alla emergenza abitativa. La giunta comunale ha approvato, con delibera del 30 dicembre, un protocollo d'intesa che sottoscriverà con Unione dei Comuni e Publicasa Spa per la realizzazione del centro e vedrà il Comune mettere a disposizione l’immobile della ex scuola di Ponzano da adibire a centro di accoglienza di emergenza abitativa.

Si tratta di un edificio che ha una superficie catastale di 279 metri quadri con una resede esterna di circa 700 metri quadri.

Diventerà una delle strutture in dotazione alla funzione associata dei servizi sociali dell’Unione che già vede attivo il servizio e che con questa dotazione va ad ampliare il numero di posti. Nel Comune di Empoli sono attualmente 40 i posti letto disponibili per questo tipo di modalità e sono costantemente occupati.

L’edificio, per essere idoneo a questo suo nuovo utilizzo, dovrà essere ristrutturato ed adeguato alla nuova funzionalità ed i lavori saranno finanziati dall'Unione e saranno progettati ed eseguiti da parte di Publicasa Spa che già gestisce per l'Unione dei Comuni il patrimonio di edilizia popolare pubblica con apposito contratto di servizio. L’intervento avrà una spesa di circa 40mila euro risorse che la giunta dell'Unione aveva messo a disposizione lo scorso anno applicando un avanzo proprio per l'emergenza abitativa .

Il Comune concede la ex scuola di Ponzano all'Unione dei Comuni in comodato gratuito.

Vista la conformazione degli spazi e i successivi interventi l’edificio sarà in grado di ospitare 4 o 5 famiglie assegnatarie: 4 o 5 camere in esclusiva con, in coabitazione, servizi igienici e cucina, e spazi comuni come il giardino.

«"’obiettivo è quello di ricercare costantemente soluzioni temporanee che aiutino le famiglie nella difficoltà dell'emergenza – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Arianna Poggi – , ma che consentano alle famiglie di impegnarsi subito nella costruzione di un nuovo percorso di autonomia, anche grazie ai contributi per nuovo alloggio e all'affiancamento di un servizio che possa essere di sostegno alle famiglie nella difficoltà. Le amministrazioni oggi si trovano nella impossibilità materiale di dare una “casa" a tutti, il costante aumento dei casi di emergenza abitativa, visti anche i numerosi sfratti per morosità, costringono il servizio Casa dell'Unione dei Comuni e i servizi sociali a dover gestire le numerose richieste ed è quindi naturale pensare di dover ricercare nuovi spazi e maggiori possibilità di assegnazioni".

E’ stata istituita a livello di Unione dei Comuni una apposita commissione per l'emergenza abitativa che valuta tutte le domande presentate dai cittadini con l'obiettivo di dare risposte uniformi su tutto il territorio. Le possibili prestazioni consistono in contributi economici per la morosità o per attivare un nuovo contratto di affitto, oppure, nei casi più gravi, nella messa a disposizione di alloggi di emergenza in cohousing per un periodo massimo di 6 mesi, rinnovabili in ulteriori 6 in casi gravi, qualora non siano perseguibili altre strade.

E' bene ribadire che mai l'emergenza abitativa porta alla concessione di una casa popolare, alla quale si accede, come noto, solo e soltanto previa partecipazione ad un bando pubblico disciplinato da apposita normativa regionale nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza. Di fronte a richieste dirette di una casa popolare nessun amministratore pubblico ha il potere di assegnare un alloggio.


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