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Attualità mercoledì 13 maggio 2020 ore 12:06

L’Ospedale San Giuseppe nella "fase 2"

Le dottoresse Meini, Guarducci e Salvadori dell'ospedale San Giuseppe di Empoli

Riorganizzati i reparti: ancora attivi 10 posti in terapia intensiva, graduale ripresa delle attività ambulatoriali e tamponi drive through



EMPOLI — Sono sempre meno i pazienti Covid ricoverati all'ospedale San Giuseppe di Empoli: ad oggi sono soltanto 10. Ormai con la progressiva riduzione dei ricoveri, da settimane, anche il presidio ospedaliero empolese è a lavoro per affrontare la cosiddetta "fase 2" post picco epidemico.

E’ in atto infatti un ulteriore ridefinizione dei posti letto dopo quella operata, a tempo di record, da inizio emergenza, con la trasformazione di interi reparti pronti ad accogliere numerosi casi di positività.

La direzione sanitaria del presidio ospedaliero, diretta dalla dottoressa Silvia Guarducci, in stretta collaborazione con la direzione infermieristica, diretta dalla dottoressa Loriana Meini, ed insieme ai responsabili medici e infermieristici dei reparti e con il supporto dell'area tecnica aziendale, hanno già definito l’organizzazione della fase 2.

“Vorrei ringraziare tutti gli operatori sanitari, che in modi diversi hanno contribuito all’organizzazione, alla gestione di questo periodo di esplosione della pandemia, si sono messi in gioco ed hanno supportato i colleghi più impegnati- dichiara Silvia Guarducci, direttore sanitario Ospedale San Giuseppe - adesso ci troviamo in una fase diversa con graduale ritorno alla normalità, ma pur sempre necessario garantire ancora alti criteri di sicurezza”

Restano ancora 24 posti letto dedicati alla cura dei pazienti Covid-19 (di cui 7 destinati ad "area grigia" per l'approfondimento diagnostico, tutti in stanza singola), a cui si aggiungono altri 10 posti letto di terapia intensiva Covid. Nella Fase 1 i posti letto erano in totale 94.

Tutta l’area medica sta tornando al normale assetto, con la graduale riapertura di setting assistenziali che erano stati destinati all’area Covid. Sono stati inoltre rivisti i percorsi e gli spazi, lasciando aree dedicate per i pazienti sospetti o con infezione in atto, in base alla nuova organizzazione, fra i quali una sala operatoria appositamente dedicata.

In parallelo sono state riorganizzate le degenze, per far fronte al numero crescente di pazienti no Covid che necessitano di ricovero, che sono praticamente tornati ai numeri pre-emergenza.

"In relazione all’evoluzione dello scenario epidemiologico e alla conseguente riduzione del numero di posti letto necessari - hanno spiegato dalla Ausl Toscana Centro - potranno essere previste successivamente aree multidisciplinari dove poter concentrare solo la casistica COVID. Al momento resta ancora necessario mantenere zone di smistamento dei pazienti destinati al ricovero, in attesa dell’attribuzione ad un’area COVID o no COVID secondo la risposta del test di diagnosi molecolare".

Per quanto riguarda l'attività chirurgica sono ripartiti ormai da diversi giorni gli interventi di traumatologia e di varie discipline tra cui chirurgia generale, urologia, chirurgia vascolare, ginecologia, senologia. Restano garantiti, come durante la fase 1, gli interventi oncologici. E’ prevista inoltre una sala operatoria multidisciplinare da utilizzare per interventi chirurgici in emergenza e in elezione di pazienti Covid.

Per quanto riguarda il pronto soccorso viene mantenuto il suo assetto attuale con percorsi separati tra pazienti covid e no covid ed è prevista un ulteriore rimodulazione dei suoi spazi in base all’andamento epidemiologico della malattia.

Resta attivo il pre-triage in PS con l’esecuzione di test diagnostici a tutti i pazienti che devono essere ricoverati e resta aperta anche l’area covid (area grigia) per l’attesa dei casi positivi o sospetti. Sono inoltre ripartite le attività di Day Service oltre ad essere potenziati gli ambulatori di Fast Track, a supporto dell’attività di Pronto Soccorso.

In questa fase sarà ancora più necessario una forte sinergia tra ospedale e territorio per ridurre gli accessi inappropriati in pronto soccorso, creando sistemi di collaborazione e interfaccia con i soggetti che agiscono sul territorio (medici di famiglia, pediatri di famiglia, specialistica territoriale).

Una novità riguarda l'apertura del drive through che permette ai pazienti in attesa di ricovero di effettuare il tampone senza entrare all’interno delle strutture ospedaliere. Tale ambulatorio è situato presso la palazzina G ed è attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato con la presenza di personale infermieristico. Nella stessa sede vengono effettuati anche i tamponi per gli operatori sanitari.

È in fase di riorganizzazione anche l’attività ambulatoriale, a partire dalle visite urgenti, brevi e follow-up dei pazienti critici, e di prestazioni radiologiche (garantite in questo periodo per visite indifferibili), in vista della graduale e progressiva riapertura.


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