Attualità mercoledì 20 dicembre 2017 ore 09:00
Si commemorano le 123 vittime del 26 dicembre

Quello del 1943, segnato da un bombardamento americano che portò morte e distruzione, fu un Santo Stefano tragico per la città
EMPOLI — Era il 26 dicembre 1943: una domenica, il giorno dopo Natale, nella festività di Santo Stefano. Alle 13,10 trentasei aerei americani, partiti dalla base di Decimomannu in Sardegna, con un carico ciascuno di 1.360 kg di bombe, sganciarono in totale 210 bombe delle 222 caricate. Solo quaranta colpirono l’obiettivo, ovvero la stazione ferroviaria, le altre 170 caddero fuori bersaglio, principalmente nel quartiere delle Cascine. Furono 123 le vittime. Tanti feriti gravi, tanti i dispersi. Un giorno incancellabile per la Città di Empoli, ed i suoi abitanti. Dieci minuti di distruzione, sotto le grida di terrore più forti del rumore assordante delle bombe.
Le zone colpite: stazione ferroviaria, i quartieri delle Cascine, del Puntone, di Pontorme, di Ponzano, di Pratignone. Empoli non era mai stata bombardata.
Per non dimenticare e continuare ad educare le giovani generazioni ai valori della memoria, martedì 26 dicembre si svolgerà la cerimonia commemorativa.
Una doverosa e sentita celebrazione che si ripete ogni anno. Alle 10,30 la santa messa in suffragio ai caduti nella Collegiata di Sant’Andrea, in piazza Farinata degli Uberti; sarà poi deposta la corona al monumento del bombardamento aereo in viale IV novembre, opera del Maestro e Partigiano Gino Terreni, scomparso lo scorso anno, il quale, ai temi della Resistenza e delle vittime della Seconda Guerra Mondiale, ha dedicato numerose opere. Il monumento è stato inaugurato il 20 dicembre 2003: si tratta di una scultura in marmo statuario di Carrara eseguita in altorilievo in cui è rappresentata una famiglia distrutta dal dolore, sconvolta dalla perdita dei propri cari.
L’opera è posta su un basamento che riporta l'iscrizione:
‘26 dicembre 1943 - 26 dicembre 2003
60° anniversario del bombardamento delle Cascine
per non dimenticare le vittime dei bombardamenti
per riconfermare oggi il nostro rifiuto della guerra
per impegnarci nella costruzione di percorsi di pace’
Alla cerimonia parteciperanno per l’amministrazione comunale l’assessore alla Memoria Eleonora Caponi, le autorità civili, militari e religiose e rappresentanti delle associazioni combattentistiche.
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