Attualità sabato 10 settembre 2016 ore 12:55
"Università nel caos, che figura ci fa la città?"
A dirlo Alessandro Borgherini: "600 studenti senza sede, sedi non a norma e con barriere architettoniche"
EMPOLI — "Il fiore all'occhiello dell'Unione è l'Università, diceva il sindaco Torchia per difendere l'operato degli 11 Sindaci, dando degli impreparati ai consiglieri dell'opposizione".
"Ebbene il tempo (anche poco) è galantuomo. Le beghe di questa
sgangherata ed impreparata gestione associata vengono a galla (e sono
purtroppo anche troppe, molte difficili da accettare). E qui le
responsabilità sono dirette anche del Comune di Empoli".
"10 anni di tempo, direttamente ed indirettamente, dirigenti, politici
sapevano perfettamente delle carenze strutturali delle aule e del
plesso".
"Viene da domandarsi con che faccia fino a qualche giorno fa ne parlavano
come di una scommessa vinta. Fossi un dirigente dell’università di
Firenze convinto assertore della fine della stagione delle “sedi
decentrate”, poco funzionali e molto costose, questa sarebbe un
occasione d’oro, un "assist" esemplare per difendere la necessità di
riportare tutto a Firenze e lasciare il nostro territorio sguarnito
anche di questo avamposto conquistato con fatica".
"E anche in questa occasione non sarebbe colpa di “Firenze matrigna” ma della politica del “giorno per giorno” portata avanti dai nostri amministratori, che ereditano gestioni assai sbagliate ma che altrettanto poco hanno saputo fare per cambiare rotta. A tutta evidenza dei fatti. Per l'ottimismo non c'è più spazio, almeno per un approccio razionale al di sopra delle divisioni politiche".
"Insomma tante chiacchiere. L'università è talmente importante che
neppure ci si occupa di dargli una sede adeguata, tra barriere
architettoniche, ascensori rotti e quant'altro. L'università con spazi
diversi a seconda se sei disabile o meno o se hai parenti in carrozzina.
Chissà cosa ne penserebbe Iacopo Melio di questa cosa".
"Insomma, altro che fiore all'occhiello. La cosa più sconcertante è che ci si scandalizza della scuola di
Amatrice che crolla dopo un terremoto 6.2. Ma si accettano e si
sopportano sedi non a norma (dove fino a che qualcun'altro si assume la
responsabilità di farci stare 600 studenti va tutto bene)".
"Quando invece qualche dirigente ci mette l’occhio e ristabilisce un minimo di coerenza con il buon senso la migliore risposta è sguinzagliare persone a cercare aule in giro per la città. Questa è la nostra capacità di gestione e programmazione? Questo è il buon governo?"
"Siamo certi che quella struttura abbia le carte in regola, dal punto di
vista urbanistico, per sostenere tutte le visioni futuristiche che per
ora sono rimaste da anni sulla carta? Siamo certi che anni ed anni
d’interventi, a più riprese e spesso senza una regia comune e una
volontà di conservare quel luogo cosi importante per la storia di
Empoli, non allontaneranno sempre di più la possibilità di veder
concretizzato li il trasferimento del Comune e di altre funzionalità
oggetto del finanziamento regionale da oltre 5 milioni? Siamo certi,
ripeto, che urbanisticamente i sogni della giunta siano
possibili in tempi non biblici? Approfondiremo".
"Ma del resto questa mancanza di strategia ci ha portato per vent’anni a
pagare affitti su affitti per sedi scolastiche che non hanno neppure
minimamente le attrezzature perfettamente adeguate in caso d’incendio?"
"Anzi, la città metropolitana dopo anni di aurei locazioni, sembra aver
praticamente preso la decisioni di comprare la porzione dell’immobile
delle Giuseppine dove ora c’è una succursale del liceo Virgilio. Dopo
anni che le stesse risorse avrebbero costruito plessi scolastici
adeguati, strutturati e sicuri. Errare è umano, perseverare è politico
in questo caso. Purtroppo, aggiungerei".
"Perseverare negli errori sembra diventata una strategia. Il problema
però è un altro. L’affrontare i problemi con la visione a sei mesi,
massimo un anno. E qui non c’entrano le risorse, o almeno non del tutto.
C’entra la necessità di rappresentare risultati fittizi sulla stampa,
venendo smentiti poco dopo (vedi le roboanti dichiarazioni del sindaco
Torchia puntualmente smentite dai fatti)"
"Studenti e genitori che vengono da tutta Italia sono oggi preoccupati
per la qualità dello studio del loro anno accademico, nonostante abbiano
pagato le tasse scolastiche".
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