Attualità lunedì 23 febbraio 2015 ore 11:28
Eraldo Affinati e il dialogo fra generazioni
Due incontri, venerdì 27 Febbraio, con lo scrittore e educatore: il primo la mattina con gli studenti, il secondo aperto alla cittadinanza
CASTELFIORENTINO — L'incontro con gli studenti, che si terrà alle 11 all'auditorium dell'istituto Enriques, è organizzato dall’Istituto Comprensivo e dall'Istituto superiore "F. Enriques" con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Vallesiana”. L'iniziativa si colloca all’interno del progetto “Passaparola. Viaggio intorno a libri e letture”, che da anni vede impegnato l’Istituto nella promozione della lettura anche attraverso il confronto diretto con gli autori.
L'iniziativa aperta alla cittadinanza avrà luogo invece al Ridotto del Teatro del Popolo, alle ore 17, e sarà moderato dal giornalista Giacomo Bertelli.
Eraldo Affinati vive e lavora a Roma, dove insegna italiano e storia nell’Istituto Professionale “Carlo Cattaneo”, presso la succursale della Città dei ragazzi dove ha conosciuto anche Khaliq, il protagonista del suo ultimo libro "Vita di vita". Insieme alla moglie, Affinati ha anche fondato la “Penny Wirton”, una scuola di italiano per stranieri.
Khaliq, oggi uno dei baristi maggiormente apprezzati di Roma, prima di approdare a Roma ha vissuto sulla propria pelle il dramma dei massacri e della guerra civile in Sierra Leone, da cui è riuscito a fuggire grazie al coraggio della madre. Ritrovare la madre nella terra d’origine è appunto il sogno di Khaliq, che si fa accompagnare da Affinati in un viaggio estremamente rischioso, coronato alla fine da un incontro davvero commovente.
Oltre a raccontare “Vita di Vita”, nel corso dell’incontro con Affinati si soffermerà anche su “L’elogio del ripetente”, una riflessione autobiografica sulla scuola e le sue difficoltà, raccontate dal punto di vista dei più deboli, e “La città dei ragazzi”, un reportage di un viaggio dell’autore in Marocco per accompagnare a casa due suoi studenti arabi. Un’esperienza che, attraverso un dialogo immaginario con il padre scomparso, ha condotto Affinati alla scoperta delle radici della sua vocazione, pedagogica e letteraria.
“Un autore – ha osservato Gabriele Marini, dirigente dell’Istituto Comprensivo – che ha coniugato in maniera inscindibile il suo essere scrittore ed educatore, al punto da farne quasi una ragione di vita. Riteniamo infatti che, proprio per questo suo particolare profilo, l’incontro possa costituire occasione di confronto sui temi della scuola, dell’educazione e della narrazione di sé”.
“Siamo ben lieti – ha sottolineato l’assessore alla scuola e attività educative, Marco Cappellini – di accogliere a Castelfiorentino questo scrittore, che rappresenta un’opportunità formativa non solo per i nostri studenti ma anche per i docenti e quanti hanno a cuore il legame tra scuola e cultura, tra cultura e territorio, tra dialogo e integrazione sociale.”
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