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Attualità lunedì 17 novembre 2014 ore 18:11

In un futuro non troppo lontano mangeremo insetti?

foto iisd.ca

Sarà questo sconcertante interrogativo al centro dell'incontro con il dottor Paul Vantomme, esperto della FAO, che si svolgerà venerdì 21 novembre



MONTELUPO FIORENTINO — Il punto di partenza della riflessione proposta dall'associazione "Terra incognita" è la prevista 'esplosione' demografica, che porterà la Terra ad essere abitata da nove miliardi di persone entro il 2050, e la conseguente possibile scarsità di cibo. Ecco che, in questo contesto, anche l'introduzione degli insetti nella dieta di buona parte della popolazione, appare come un'ipotesi possibile, tanto che alcune nazioni europee hanno già introdotto normative specifiche su questo argomento.

Paul Vantomme è responsabile per la FAO del progetto “Insects to feed the world” e, proprio in virtù del suo impegno, appare come la persona più indicata per illustrare le prospettive e gli effetti dell'introduzione di questo tipo di alimentazione.

Se l'intervento di Vantomme analizzerà il tema della carenza di cibo e delle sue possibili soluzioni da un punto di vista globale, la dottoressa Gannotti, della Asl 11, metterà all'attenzione dei partecipanti le soluzioni elaborate e portate avanti a livello globale, come i progetti di recupero di cibo dalle mense delle scuole.

Nel corso della serata, che avrà inizio alle ore 17, sarà proposta anche un 'aperinsetto' con assaggi di insetti.

"La nostra associazione nasce con l’obiettivo specifico di fare formazione scientifica e di affrontare le diverse questioni da un punto di vista scientifico. - ha spiegato il presidente di Terra Incognita, Alessandro Pappalardo - I dati della Fao relativamente alla scarsità di cibo parlano chiaro e impongono di avviare una riflessione in tempi brevi per affrontare la questione. L’approccio della Fao è rigoroso e cerca di studiare possibili soluzioni.

Una delle eventuali ipotesi è anche l’introduzione di insetti nella nostra alimentazione.

A molti di noi può sembrare una scelta ripugnante, - ha proseguito Pappalardo - in realtà dobbiamo pensare che il miele altro non è che un prodotto delle api o che la differenza fra un’aragosta e uno scorpione da un punto di vista scientifico non è poi così elevata.

Senza contare che i nutrienti degli insetti sono molto meno dannosi per l’uomo rispetto a quelli della carne bovina o suina: contengono infatti, proteine e grassi nobili

Venerdì 21 novembre vogliamo iniziare a riflettere in maniera seria su questo tema - ha concluso - con il contributo di uno dei massimi esperti della materia, il dott. Paul Vantomme della FAO."

"Il problema della carenza di cibo rientra nella più ampia questione della tutela delle risorse naturali. - ha affermato invece il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti - Il contributo delle associazioni del territorio per affrontare questo aspetto è per me particolarmente rilevante. Voglio ringraziare l’associazione Terra Incognita per aver portato a Montelupo un esperto del calibro di Paul Vantomme e per la sensibilità che gli organizzatori hanno avuto nel porre la questione sia da un punto di vista globale che da un punto di vista locale. Sono certo che anche la dottoressa Giannotti della Asl 11 ci porrà interessanti spunti di riflessione che nel breve periodo potrebbero tradursi in azioni concrete sul territorio."


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