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Attualità venerdì 15 maggio 2015 ore 09:36

Incendio a scuola, la posizione di FabricaComune

La capogruppo Bartoli, 'Non sappiamo cosa sia realmente successo ma è indubbio che gli edifici pubblici sono in sofferenza. Ora trovare soluzioni'



EMPOLI — “È talmente grossa, una scuola che brucia, che ti vien quasi un pudore a parlarne, perché non vuoi correre il rischio di sembrare strumentale. Ma anche se taci i pensieri ti vengono. Sono andata ad una iniziativa al Liceo Pontormo questo inverno, invitata insieme ad altri amministratori e politici ad una assemblea degli studenti. Ad un certo punto è iniziato a piovere e ci pioveva dentro. Io non so cosa è successo di preciso ieri al Ferraris Brunelleschi, però il nostro patrimonio pubblico sta così. Lasciato andare”. Lo dice Dusca Bartoli capogruppo di Fabricacomune per la sinistra. "Renzi, prima della buona scuola che di fatto vincola i finanziamenti alla ricchezza del territorio per cui al nord ci saranno scuole buone e al sud pessime ed apre al privato, aveva promesso “scuole belle” facendo credere di aver finanziato la manutenzione. Peccato che quei finanziamenti fossero vincolati alle aziende che già erano appaltatrici dei servizi di pulizia nelle scuole, che non avendo personale qualificato per eseguire i lavori di manutenzione hanno proposto una scelta limitata di lavori possibili riducendo l’offerta concreta a semplici operazioni di imbiancatura “ad altezza uomo” che non hanno risposto alle reali necessità delle scuole. Ma la campagna pubblicitaria era fatta. In realtà - ha detto ancora Bartoli - questa situazione è il frutto di politiche precise. Politiche che considerano tutto ciò che è pubblico costo da ridurre. Il pubblico, quello che deve garantire per esempio, scuole sicure, è depredato, impoverito, costantemente da anni, perché deve scomparire, deve essere ceduto al privato o deve lasciargli spazio. E, nel frattempo, la ricchezza privata cresce in poche, pochissime tasche. Non vogliamo far polemica o strumentalizzare, ma non possiamo non dire che siamo per la via opposta. Siamo perché una sfera, quella dei diritti fondamentali delle persone, la salute e la scuola tra i principali, sia pubblica e si debba garantire, prima di garantire l’arricchimento di pochi. 

Prima le cose fondamentali, in maniera dignitosa per tutti e poi, col surplus, ognuno si può arricchire quanto vuole. Qui sta succedendo l’opposto. Ora comunque è importante far presto rimediare il danno individuare velocemente locali idonei per le aule mancanti, che erano già mancanti prima di questo avvenimento e lo sono di più ora. Abbiamo appoggiato nell’ultimo consiglio la proposta di Linea Civica per collocarle nell’ex tribunale, in posizione logistica
favorevole, dotato di impiantistica moderna, cablato, condizionato, ristrutturato di recente e lasciato all’abbandono. Ci sembra ancora un’idea da tenere in considerazione. Proponiamo un sopralluogo di rappresentanti del consiglio e degli istituti scolastici per verificarlo.


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