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Attualità domenica 30 novembre 2014 ore 10:06

L'informazione che crea consapevolezza

Si è svolta al teatro della Misericordia, la conferenza organizzata da Vincincontri dal titolo “Il Mediterraneo: crocevia di guerre e migrazioni”



VINCI — Ospite della serata il direttore della rivista Popoli, Stefano Femminis, profondo conoscitore delle vicende mediorientali e dei legami che queste hanno con la nostra società.

Argomento centrale dell'analisi proposta da Femminis è stato quello dell'importanza dell'informazione come strumento per sconfiggere l'ignoranza e i conseguenti pregiudizi e semplificazioni.

Da un recente sondaggio è emerso, per esempio, che una buona parte degli italiani è convinta che le persone immigrate rappresentino il 30% della popolazione, che possano essere portatrici di malattie letali come l'ebola e che ricevano indistintamente risorse che potrebbero essere destinate agli italiani. Gli immigrati in realtà sono circa l'8% della popolazione, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità è praticamente impossibile, vista la lunghezza del viaggio, che chi arriva sulle nostre coste possa essere veicolo di malattie gravi e ciò che ognuno di loro riceve individualmente è un piccolissima quota, poco più di due euro al giorno, che spesso viene spesa per acquistare carte telefoniche per chiamare i parenti in Paesi lontani.

L'informazione come strumento per combattere i pregiudizi, quindi, ma anche per conoscere la situazione di molti dei Paesi dai quali provengono tanti immigrati. Situazioni che dopo essere stata affrontate per qualche giorno dai nostri mass media, spesso dopo stragi o eventi eclatanti, vengono quasi sempre rimesse nel dimenticatoio per essere sostituite da altre più sensazionali.

E da questo punto di vista il racconto di Femminis si è incentrato soprattutto su ciò che sta avvenendo in Siria, dove interi paesi sono ancora assediati e distrutti e dove tante persone continuano a morire nell'indifferenza del mondo. E parlando di Siria il discorso è facilmente caduto su Padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita rapito nel 2013 a Raqqa e del quale ormai da mesi non si hanno notizie.

Un intervento appassionato e concreto, quello di Femminis, che è stato ascoltato da un pubblico attento che partecipato attivamente al dibattito con interventi e domande.

L'incontro con il direttore di Popoli è stato il 53esimo organizzato nell'ambito di Vincincontri, il ciclo di conferenze che caratterizza dal 1994 il panorama culturale del paese e che ha visto la partecipazione di personalità importanti a livello nazionale e internazionale.


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