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Cronaca giovedì 29 dicembre 2022 ore 09:51

Sgozzate e bruciate nel mattatoio fantasma

Delle pecore erano rimasti solo i resti quando sono arrivati i carabinieri forestali che hanno richiesto l'intervento dei veterinari della Asl



CASTELFIORENTINO — Erano intenti ad abbrustolire la carcassa di una pecora con una torcia a gas, così sono stati sorpresi all'arrivo dei carabinieri forestali. Si tratta di due cittadini di origine Nigeriana.

Il controllo è avvenuto nella zona di Castelfiorentino da parte dei militari di Empoli.

L’animale presentava una vistosa ferita da sgozzatura, accanto sono stati rinvenuti altri resti di macellazione di pecore e due ciotole in plastica contenenti le interiora e la carne. Inoltre visibile una grande quantità di sangue fresco che aveva intriso il suolo e colava nel fosso. 

Sul posto è sopraggiunto il responsabile dell’allevamento e titolare di codice di stalla ed i militari hanno chiesto l’intervento sul posto dei medici veterinari dell’Asl di Empoli, i quali disponevano il vincolo sanitario sull’allevamento e provvedevano all’identificazione temporanea degli animali non provvisti di marca auricolare. "Non essendo stata rispettata la normativa di protezione degli animali durante la macellazione, di cui al Reg. CE 1099/2009 smi e non potendo neanche sussistere la deroga prevista dall'art. 4 comma 4 dello stesso regolamento, poiché tale deroga (mancato stordimento preventivo) può essere ammessa solo negli stabilimenti di macellazione regolarmente riconosciuti che utilizzino sistemi meccanici di contenzione, si configurava il reato di macellazione clandestina ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D. Lgs. 193/2007" è quanto spiegano i carabinieri. 

Inoltre "non erano state assicurate le minime condizioni igenico-sanitarie, infatti gli animali non erano identificati (mancanti di marca auricolare) ed il luogo dove sono stati macellati era caratterizzato dal suolo nudo coperto da paglia ed escrementi di animali. Essendo state causate durante l’uccisione sofferenze non necessarie agli animali è stato contestato anche il reato di uccisione di animale (544 bis del CP)".

I militari hanno disposto il sequestro penale probatorio delle carcasse e dei resti della macellazione. Il titolare dell’allevamento ed i due esecutori materiali della macellazione clandestina sono stati segnalati alla procura.


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