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Attualità giovedì 15 dicembre 2022 ore 12:15

In tempo di Covid diminuiti i parti pretermine

incubatrice

Il dato arriva con lo studio, primo in Italia, coordinato dagli scienziati di una Asl toscana in collaborazione con l'Agenzia regionale di sanità



PISA — Durante il primo anno della pandemia sono diminuite in Italia le nascite pretermine, vale a dire prima delle 37 settimane di gestazione: a dimostrarlo è uno studio pubblicato recentemente dalla prestigiosa rivista British Journal of Obstetrics and Gynecology, coordinato dall’Asl Toscana nord ovest in collaborazione con l’Agenzia Regionale di Sanità della Regione Toscana (Ars).

Fin dal momento della comparsa del Covid-19 i suoi effetti sulle donne in gravidanza e sui neonati hanno preoccupato ginecologi e neonatologi. L’attenzione è stata inizialmente rivolta agli effetti diretti dell’infezione su donne e bambini ma - come si è visto nei mesi seguenti - anche gli effetti indiretti, legati alle misure di contenimento (lockdown, isolamento, ecc), sono stati rilevanti. 

L'andamento delle nascite pretermine durante l’emergenza pandemica non era stato studiato finora in Italia e non è chiaro nel mondo. La rivista British Journal of Obstetrics and Gynecology ha dunque adesso pubblicato questo studio toscano promosso dalla Associazione Italiana di Epidemiologia che chiarisce i contorni del tema. Si intitola “Pregnancy outcomes in Italy during Covid-19 pandemic: A population-based cohort study”.

L'iniziativa ha visto la collaborazione di 10 regioni italiane (che coprono l’84,3% delle nascite in Italia) ed ha analizzato i dati del Certificato di assistenza al parto (Cedap): “Il nostro studio - afferma la dottoressa Franca Rusconi, prima firmataria dell’articolo - dimostra che durante il primo anno di pandemia il numero e la percentuale dei nati pretermine sono diminuiti in Italia. Ciò è di estrema importanza perché la nascita pretermine è una delle principali cause di mortalità neonatale e infantile e di disabilità". 

Nell’articolo, che ha analizzato quasi 1,5 milioni di nati, l’andamento delle nascite pretermine è stato confrontato in due periodi: quello del primo anno di pandemia (Marzo 2020 - Marzo 2021) e quello pre-pandemia (dal 2017 al Febbraio 2020).

Lo studio ha mostrato due fenomeni importanti e nuovi: un trend in diminuzione per i nati pretermine di tutte le età gestazionali dal 2017 in avanti e una ulteriore diminuzione a partire da Marzo 2020, in corrispondenza dell’entrata in vigore di numerose restrizioni a livello di popolazione.

Come vanno letti i dati?

“Come tutti sappiamo – prosegue la dottoressa Franca Rusconi - i nati sono in calo in Italia da alcuni anni, ma lo studio ha mostrato che i nati pretermine sono calati in modo più spiccato rispetto ai nati a termine, e che questo andamento era preesistente alla pandemia. Il Covid ha insomma bruscamente accentuato il fenomeno. Un altro punto fondamentale è che non vi è stato contemporaneamente un aumento dei nati morti, segno che le restrizioni non hanno prodotto, come si temeva, un ritardo all’accesso alle cure delle donne in gravidanza".

“Lo studio è importante - aggiunge Luigi Gagliardi, direttore del dipartimento materno-infantile dell’Asl e altro autore dell’articolo - anche perché mostra come la collaborazione tra diverse istituzioni possa portare ad avere in tempi brevi dati utili a comprendere la portata di fenomeni inaspettati come l’emergenza Covid". 

Ma come il Covid può aver prodotto questo effetto positivo? "I fattori associati alla nascita pretermine sono molteplici e non tutti presenti nei dati del Certificato di assistenza al parto. Un ruolo lo ha presumibilmente giocato la chiusura o forte diminuzione di attività dei centri di Procreazione medicalmente assistita. Altri fattori che sarebbe importante studiare sono quelli legati alla modifica degli stili di vita: meno vita sociale, maggiore riposo delle gravide, diminuzione delle infezioni", considera Gagliardi. 

Il Covid insomma "ha rappresentato un gigantesco esperimento naturale, come lo chiamiamo in medicina, che ci ha mostrato che anche una condizione apparentemente ineluttabile come la nascita pretermine in verità si può ridurre, e ci indica alcune possibili strategie".


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