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Politica mercoledì 08 aprile 2015 ore 15:15

Regionali e candidati Pd, i nodi da sciogliere

Le liste al vaglio delle federazioni provinciali prima dell'ok definitivo che dovrà arrivare dalla direzione regionale. E scoppia il "caso Pisa"



FIRENZE — Tredici collegi e un po' di nodi ancora da sciogliere. Il Pd della Toscana si prepara alla comunicazione ufficiale dei candidati consiglieri regionali in vista delle elezioni del prossimo 31 maggio passando, questo fine settimana, al vaglio delle direzioni provinciali cui poi seguirà, entro il prossimo week end, l'imprimatur definitivo della direzione regionale.

Ecco il quadro provincia per provincia.

FIRENZE - In 9 avevano raccolto le firme sugli 8 posti disponibili. Un uomo era dunque di troppo e, come da previsioni, l'escluso è stato il civatiano Jacopo Ghelli (l'area vicina al deputato lombardo ha espresso dunque la candidatura di Donata Bianchi). La rosa degli 8 sarà dunque completata sul fronte femminile dalla vicepresidente della Regione uscente Stefania Saccardi, dall'assessore all'urbanistica di Palazzo Vecchio Titta Meucci e dalla presidente dell'Istituto Gramsci Toscano Marta Rapallini. Sul fronte maschile, invece, il "poker" è composto dal consigliere regionale uscente Eugenio Giani, dal segretario dei Giovani Democratici Andrea Giorgio, dal consigliere comunale fiorentino Leonardo Bieber e dall'ex presidente della Provincia Andrea Barducci.

Tutto definito, inoltre, anche nel collegio fiorentino della Piana (in lizza gli uscenti Vanessa Boretti, Paolo Bambagioni e Simone Naldoni oltre alla new entry renziana Monia Monni, ex assessore di Campi Bisenzio) e in quello dell'Empolese dove la quaterna è composta da Luca Belcari, Serena Buti, Denise Latini e Enrico Sostegni.

CHIANTI-MUGELLO-VALDARNO-VALDISIEVE - Più complessa, invece, la situazione nel collegio che riunisce Chianti, Valdarno, Valdisieve e Mugello dove i candidati maschili sono il doppio rispetto ai tre che dovranno essere della partita. Secondo quanto emerge dovrebbero finire in lista il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini (a scapito dell'altro renziano ex vicesindaco di Pontassieve Alessio Mugnai), l'ex capogruppo provinciale Stefano Prosperi (in questo caso sarebbe detto no a Piero Giunti) oltre all'assessore grevigiano Maria Grazia Esposito e l'ex sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini (che taglierebbero quindi il passo al segretario Pd di Tavarnelle Gianni Mantelli). A completare il quadro, infine, l'esponente di SinistraDem Serena Spinelli di Compiobbi e l'assessore a San Piero-Scarperia Fiammetta Capirossi.

LIVORNO - E', forse, la situazione più spinosa che dovrà affrontare il Pd regionale. La composizione della lista deve infatti tenere conto, oltreché della parità di genere come ovunque, anche della divisione territoriale che prevedeva 5 nomi in arrivo dalla Federazione di Livorno e 3 da quella della Val di Cornia. 

Ebbene, se per la prima l'ok è arrivato presoché all'unanimità ( Serena Biserni, Michela Cecchi, Simone Franchi, Francesco Gazzetti e Gloria Giani), per la seconda è divampata la polemica. Gli unici nomi certi, al momento, sono quelli dell'ex sindaco di Piombino Gianni Anselmi e dell'elbana Antonella Giuzio. In ballo, dunque, resta un unico nome ma quello della renziana Carla Maestrini (inserito nella lista del segretario Valerio Fabiani votata pressoché all'unanimità) sarebbe venuto meno sia per il passo indietro fatto dalla stessa Maestrini (che ha deciso di ritirare la propria candidatura in aperta polemica con la segreteria) sia per il fatto che a quel punto la lista sarebbe composta da 5 donne e tre uomini. 

Uno scenario che potrebbe, almeno in teoria, riaprire le porte per Matteo Tortolini, consigliere regionale uscente ed escluso di lusso (tra le polemiche) del segretario Fabiani, a meno di ulteriori colpi di scena dato che, a questo punto, l'ultima parola spetterà alla direzione regionale.

SIENA - Anche in questo collegio il "casus belli" è relativo alle candidature maschili. Quelle presentate e corredate delle necessarie firme sono quattro e una dovrà essere esclusa. In lizza ci sono Simone Bezzini, ex presidente della Provincia, Piero Ricci, direttore dei servizi di Confindustria e presidente della Mens Sana, il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e infine Marco Spinelli. Anche in questo caso, se a livello di direzione provinciale non sarà trovata una quadra, l'ultima parola sarà pronunciata dal segretario regionale Dario Parrini.

MASSA - Anche in questo caso un nome è di troppo e sarà una donna a non poter trovare spazio nella lista. Le "autocandidature" presentate sono cinque ma i posti per concorrere alla poltrona di consigliere regionale soltanto quattro. Al vaglio della direzione provinciale (e quindi di quella regionale) ci saranno Cristina Volonté, già amministratrice del Comune di Massa, Milene Mucci, civattiana, e Silvia Dell'Amico , già presidente della Progetto Carrara, che si aggiungono al momento a Giacomo Bugliani, avvocato di Massa fedelissimo di Matteo Renzi e Loris Rossetti, lunigianese e consigliere uscente.

PISA - Ultimo, ma politicamente non certo meno rilevante, il caso di Pisa. La lista è approdata ieri sera in direzione provinciale apparentemente con tutte le carte in regola: 8 nomi sugli 8 previsti ed equa divisione di genere tra uomini e donne (in ordine alfabetico, rispettivamente, Ivan Ferrucci, Antonio Mazzeo, Francesco Nocchi e Andrea Pieroni oltre a Anna Batini, Patrizia Bongiovanni, Cristina Conti e Alessandra Nardini ). 

Ma qualcosa, nella sua composizione, non è evidentemente andato giù alle varie anime del partito al punto che sia la componente renziana vicina ad Antonio Mazzeo e al deputato Federico Gelli, sia l'anima dialogante più vicina al capogruppo regionale uscente Ivan Ferrucci e al presidente della Regione Enrico Rossi ha deciso di disertare l'appuntamento. 

Il risultato, dunque, è che in direzione si sono presentati in 67 su 150 rendendo dunque impossibile l'approvazione della lista da parte dei due terzi dei componenti. Una decisione che sarebbe da ricondurre a una aperta contrarietà al modo in cui il segretario di federazione Francesco Nocchi (come detto candidato a sua volta) ha gestito la fase di composizone della lista stessa, risultata, secondo una delle critiche avanzate, troppo poco rappresentativa del territorio (tutti i candidati fanno infatti riferimento alle sole aree di Pisa e della Valdera). 

Nocchi ha quindi riconvocato la direzione provinciale per venerdì ma resta da capire se la frattura interna al Pd pisano sarà ricomposta di qui a pochi giorni o se, di fatto, si verificherà una sorta di "commissariamento" della federazione. La lista, a quel punto, dovrebbe essere infatti ratificata direttamente dal livello regionale senza che sia arrivato l'ok di quello provinciale e, in quel caso, non sarebbero da escludere neppure clamorosi cambiamenti dell'ultimo minuto all'interno della lista stessa.

PISTOIA - Otto aspiranti candidati ma soltanto sei posti a disposizione. A raccogliere le firme necessarie sono stati l'ex presidente della Provincia Federica Fratoni, il renziano Massimo Baldi, l'attuale segretario provinciale Marco Niccolai, Alice Giampaoli, ex consigliere comunale a Pistoia e la civatiana Simona Laing presidente della Farcom. In rappresentanza della montagna c'è invece Sabrina Innocenti, segretaria a San Marcello, il segretario comunale renziano di Montale Fabrizio Masini e il pesciatino, renziano anch'egli, Roberto Michelotti.

LUCCA - I tre candidati espressione della Versilia sono già passati al vaglio della direzione territoriale Maria Cristina Marcucci, ex consigliera comunale del Pd a Viareggio, Ettore Neri, attuale sindaco di Seravezza e Michele Silicani, ex primo cittadino di Stazzema) mentre a Lucca servirà una scrematura: in ballo ci sono cinque posti (3 donne e due uomini) ma i canddati sono 6: Stefano Baccelli, Mario Puppa, Francesco Angelini, Gabriella Pedreschi, Lia Miccichè e Cecilia Carmassi. Tra gli uomini uno dovrà restare fuori.

GROSSETO - Quattro nomi per quattro posti e situazione che non dovrebbe portare a sorprese. Ai tre nomi certi di Leonardo Marras, Barbara Pinzuti, Valentina Culicchi, i Giovani Democratici hanno infatti avanzato la candidatura di Francesco Rustici.

PRATO - Sei i candidati che hanno raccolto le firme (Ilaria Bugetti, Aurora Castellani, Luisa Peris, Nicola Ciolini, Rudi Russo e Pasquale Leonardo) e che andranno al vaglio della direzione provinciale. Secondo alcune voci che circolano in città, però, ci potrebbe essere una casella ancora in forse e una possibile modifica in sede di direzione regionale.


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