Attualità martedì 02 luglio 2024 ore 13:30
Centrali operative territoriali, missione compiuta
La Toscana ha raggiunto il target del Pnrr: attivare 35 Centrali operative territoriali entro il 30 Giugno. Altre due in funzione entro fine Settembre
TOSCANA — 35 Centrali operative territoriali in funzione entro il 30 Giugno 2024. Missione compiuta in Toscana, che ha raggiunto il target stabilito dal Pnrr. Altre due entreranno in funzione entro il 30 Settembre portando così a 37 le Centrali attive sul territorio regionale, almeno una per ogni zona distretto.
Si tratta di uno dei cardini del nuovo assetto della sanità territoriale, una cabina di regia il cui compito è quello di smistare percorsi e bisogni in base alle esigenze del cittadino.
Compito delle Cot è infatti quello di coordinare la presa in carico del paziente tra i servizi e i professionisti sanitari coinvolti e garantire attività di integrazione e supporto nei processi di transizione. Oltre a ciò fungeranno da collegamento con la rete dei professionisti dell’assistenza territoriale mettendo loro nella condizione di ricevere tutte le informazioni necessarie per la presa in carico, monitoreranno la disponibilità di servizi e strutture per facilitare l’ammissione e la dimissione verso strutture intermedie o a domicilio, si coordineranno con il medico di famiglia per definire il percorso del paziente, lo monitoreranno nei passaggi da un un livello clinico ad un altro o, in presenza ad esempio, di un bisogno sanitario, attiveranno direttamente i servizi o le reti più idonee a fornire una risposta adeguata.
Saranno, come sottolineato dall'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini "Il nuovo punto di riferimento per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria" con "Una funzione strategica nell’assicurare una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari".
“La nuova organizzazione dell’assistenza territoriale – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani - è una priorità assoluta sulla quale stiamo lavorando intensamente, rispettando i tempi concordati con l’Unione europea. Insieme agli uffici e alle Asl monitoriamo l’evoluzione degli interventi tenendo ben fissa ogni scadenza e trovando soluzioni di fronte a possibili imprevisti che possono implicare ritardi”.
Le Cot si avvarranno di una squadra di professionisti composta da infermieri, un coordinatore infermieristico e personale di supporto, oltre ad un medico di comunità, un assistente sociale ed eventualmente un fisioterapista che lavoreranno a stretto contatto con gli specialisti e i medici di medicina generale con l'obiettivo di assicurare continuità e appropriatezza delle cure.
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