Un Patto per vincere la povertà

E' stato sottoscritto oggi il Patto Territoriale di Reciprocità, un accordo fra istituzioni e attori sociali per combattere l'emarginazione

EMPOLESE — Il documento è il frutto di un lavoro, iniziato alcuni mesi fa, promosso dall'Associazione vecchie e nuove povertà per mettere in rete tutti coloro che, a vari livelli, lavorano nel settore del disagio e dell'inclusione sociale.

L'obiettivo, com'è stato sintetizzato dal sindaco di Empoli e presidente dell'Unione dei Comuni, Brenda Barnini, è quello di attivare tutte le energie presenti sul territorio per contribuire alla costruzione di un vero e proprio 'welfare generativo', in grado di far passare le persone prese in carico da soggetti passivi di una politica assistenzialista a individui in grado di progettare autonomamente il proprio futuro.

In pratica il progetto 'Win - vincere insieme' prevede la costruzione di percorsi di recupero e promozione sociale rivolti a soggetti a rischio di esclusione. Le funzioni di indirizzo e di programmazione del progetto, oltre a quelle di verifica finale, saranno esercitate da una cabina di regia composta dai rappresentanti dell'Unione dei Comuni, della Asl11, dell'Associazione vecchie e nuove povertà, del Centro per l'impiego, delle associazioni datoriali, dei sindacati e della diocesi di Firenze. Per lo sviluppo delle attività previste dal patto verranno messi in funzione 11 tavoli territoriali, uno per ogni Comune, che avranno il compito di effettuare l'analisi dei bisogni, di selezionare i casi sui quali sviluppare il progetto e di coinvolgere le risorse della comunità. Dal punto di vista operativo sarà importante il lavoro messo in campo dall'Associazione vecchie e nuove povertà, che creerà appositi punti di ascolto per la codifica del bisogno e si incaricherà di scrivere i progetti di solidarietà individuali per ogni caso preso in carico, attivando percorsi di continuità lavorativa presso imprese sociali o aziende profit e gestendo il tutoraggio degli inserimenti lavorativi.

Il progetto avrà un costo di circa 223.000 euro, 175.000 dei quali arriveranno da un finanziamento dell'Unione dei Comuni. La quota restante sarà raccolta tramite attività di raccolta fondi.

Un tentativo ambizioso e importante di lavoro di squadra, come ha sottolineato il sindaco Barnini dicendo che "per la prima volta si passa dalle parole ai fatti sul 'fare rete', slogan troppo spesso messo nei propositi ma quasi mai realizzato nella realtà."

Un lavoro di squadra che consentirà, come messo in evidenza dal sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, di ottenere risultati maggiori rispetto a quelli che sarebbe stato possibile ricavare dal lavoro individuale di ognuno dei soggetti coinvolti.

Il protocollo firmato oggi non è stato sottoscritto da Confindustria. Il presidente dell'associazione degli imprenditori, Simone Campinoti, ha spiegato che la mancata sottoscrizione non è in polemica contro nessuno ma è motivata dal fatto che molte delle azioni previste dal Patto le aziende le mettono in pratica ogni giorno e che l'unica soluzione al problema della crisi economica è un forte investimento sulla competitività e sullo sviluppo delle imprese.

Giovedì 4 dicembre si svolgerà il primo momento pubblico di illustrazione e condivisione del progetto, nel quale verranno descritte alla cittadinanza le azioni concrete che verranno messe in campo.

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