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Attualità martedì 14 settembre 2021 ore 08:00

Popolare di Lajatico, 137 anni sul territorio

Compleanno odierno per la Banca fondata il 14 settembre 1884 da un gruppo di soci coordinato da Guelfo Guelfi, medico condotto del Comune di Lajatico



LAJATICO — Con un post sulla pagina Facebook la BPLaj compie e "festeggia" 137 anni di vita.

Era il 1884 quando un gruppo di soci coordinato dal Dott. Guelfo Guelfi, medico condotto del Comune, firmò l'Atto Costitutivo della fondazione della Banca Popolare di Lajatico. Una Società Anonima Cooperativa oggi Società Cooperativa per Azioni guidata dal Presidente Nicola Giorgi, dall'Amministratore delegato Daniele Salvadori e dal Vice Direttore Generale Gianpiero Lari

Questa la storia della banca raccontata sul sito.

L’iniziativa faceva seguito alla costituzione della “Società per l’Educazione del Popolo”, pensata dallo stesso Guelfi per aumentare l’istruzione e ridurre l’analfabetismo; il suo motto era infatti: “Il progresso dei Popoli è un problema di educazione”. 

A questa seguì l’istituzione di una “Cassa Mutua” che aveva lo scopo di sostenere finanziariamente le famiglie degli operai e contadini nei periodi in cui non avevano possibilità di lavorare. Quindi, qualche anno dopo, nacque la Banca sotto forma di Società Anonima Cooperativa di Credito, avente per scopo l’esercizio del credito agli azionisti per mezzo della mutualità e del risparmio. 

La Banca Popolare di Lajatico viene immediatamente considerata, dai soci e da tutti gli abitanti della zona, come un bene proprio da difendere e sostenere in quanto strumento di progresso indispensabile per l’avvio di un processo di rilancio della zona da sempre al margine, svantaggiata ed anche dimenticata.

Nella prima metà del ‘900 il ruolo della Banca è stato condizionato dal passaggio delle due guerre ed anche da un’organizzazione precaria, basata essenzialmente sull’impegno degli stessi promotori. 

Le difficoltà sono andate attenuandosi dopo il 1945, e soprattutto dopo gli anni ’50, con l’espansione degli investimenti e l’accesso al credito verificatosi come naturale conseguenza del cosiddetto “boom economico” che ha visto il commercio e l’industria assumere una posizione preminente rispetto all’agricoltura.

Nel corso degli anni settanta iniziò una graduale espansione, da prima in Valdera e successivamente in tutta la Provincia, con il proposito di assumere il ruolo di Banca Locale della Provincia di Pisa.


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