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Attualità mercoledì 16 settembre 2015 ore 18:15

Canone concordato, rinnovato accordo territoriale

Era fermo da 11 anni. Documento sottoscritto da sindacati degli inquilini e associazioni dei proprietari. L'assessore alla Casa: "Atto importante"



EMPOLI — Dopo 11 anni la città rinnova l’Accordo Territoriale sulle Locazioni Abitative. 

Nella sala della Giunta del palazzo comunale, alla presenza del sindaco Brenda Barnini, dell’assessore alle politiche sociali e alla Casa Lucia Mostardini, dell’assessore al bilancio Andrea Taddei, i rappresentanti delle più importanti associazioni sindacali degli inquilini e delle principali organizzazioni rappresentative della proprietà edilizia hanno sottoscritto il nuovo accordo che sostituisce integralmente il testo finora vigente, datato 2004.

Per le associazioni degli inquilini presenti Angela Salaris del Conia, Fabio Faraguna di Sicet Cisl, Franco Belli per il Sunia, Rodolfo Zanieri dell’Uniat Uil; mentre per le associazioni dei proprietari partecipa Ildebrando Zanobini dell’Appc, Marco Serni dell’Asppi, Gabriele Lenzi di Confappi, Paolo Morini di Uppi e Roberto Balzarin di Confedilizia.

"È un giorno importante – ha affermato l’assessore Lucia Mostardini – e ringrazio le parti per aver condiviso con il Comune di Empoli l’obiettivo di rinnovare il patto territoriale e di dare nuovo slancio alla locazione a canone concordato. Il risultato raggiunto oggi è il punto d’arrivo di un lungo percorso iniziato all’inizio del 2015, quando ho personalmente convocato il primo tavolo per la revisione dell’accordo territoriale. Ma è soprattutto un punto di partenza, una leva con cui speriamo di dare risposta ad alcune forme di disagio abitativo espresse dalla nostra città. Da un lato, ad esempio, quello delle famiglie che non riescono più sostenere i canoni del mercato privato ma non hanno i requisiti per l’Erp. Dall’altro, quello dei proprietari dei moltissimi appartamenti ancora sfitti".

Il risparmio per gli inquilini, dovuto ad un canone calmierato calcolato sulla base degli indicatori contenuti nel patto, è reso possibile grazie al vantaggio che anche il proprietario dell’immobile potrà trarre stipulando questi tipi di contratto: grazie alle norme approvate con il recentePiano Casa” governativo sarà infatti possibile una rilevante agevolazione fiscale, la cosiddetta “cedolare secca”, che per i Contratti Concordati è del 10% (rispetto al 21% dei Contratti “liberi”). In aggiunta l’amministrazione comunale alleggerisce l’Imposta Municipale Unica sugli immobili locati con questo tipo di contratto. Ulteriore vantaggio la durata minima di 3 anni più altri due di rinnovo automatico (3+2) invece di quattro più quattro come le locazioni ordinarie.

"Il Comune di Empoli – spiega l’assessore al bilancio Andrea Taddei – ha confermato la sua politica di incentivo riguardante i contratti a canone concordato, deliberando un'aliquota IMU pari allo 0,76 per cento, valore più basso dello 0,99 che riguarda in generale le abitazioni diverse da quella principale, siano esse utilizzate dal proprietario, non utilizzate o concesse in locazione. In aggiunta a questa disposizione, non è stata istituita la TASI sugli altri immobili, andando così a evitare un'ulteriore imposizione sui proprietari che concedono in locazione delle abitazioni e, parallelamente, anche sugli inquilini i quali, secondo la normativa nazionale, dovrebbero contribuire al pagamento della TASI per una percentuale variabile tra il 10 e il 30 per cento. In un momento come questo, particolarmente difficile per la finanza comunale, soprattutto dal lato delle entrate con le continue diminuzioni operate a valere sul fondo di solidarietà comunale, la volontà di confermare questo tipo di agevolazioni è la conferma di come sia forte la volontà dell’amministrazione nel sostenere le locazioni a canone concordato".

"Siamo consapevoli – ha proseguito il sindaco Brenda Barnini – che l’Accordo territoriale è un difficile punto di equilibrio tra interessi contrapposti e la sua efficacia dipende proprio dalla capacità di rispondere alle convenienze di entrambe le parti. Un argomento che si rincorreva da tanti anni. Oggi ha trovato un punto di sintesi, una risposta a un problema. Una delle risposte. La firma di questo accordo non è una garanzia, ma da oggi in avanti resta una libera scelta dei proprietari di aderire o meno a questa formula. L’impegno dell’amministrazione comunale è ovviamente doppio. Abbiamo voluto fare il passo in più intervenendo su Imu e Tasi. L’impegno dell’Amministrazione comunale non si ferma al lavoro per il rinnovo del patto e alla sottoscrizione dello stesso, ma continuerà con un’azione di diffusione e di promozione di questa tipologia di contratto. Riteniamo, infatti, che molti dei casi di emergenza abitativa in carico ai servizi sociali potrebbero essere definitivamente risolti grazie all’opportunità di un canone calmierato e, quindi, che questo strumento possa concorrere nel diminuire l’entità degli sfratti per morosità incolpevole. Per questo lavoriamo tutti insieme affinché questa opportunità venga conosciuta, comunicata. Sarà importante anche il ruolo delle Agenzie Immobiliari".


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