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Cronaca venerdì 25 settembre 2020 ore 09:55

Incendio Stabbia, esiti degli accertamenti Arpat

L'incendio all'interno della Ecolegno Firenze Srl

Gli ispettori del Dipartimento Arpat di Empoli presenti durante e dopo l'incendio alla Ecolegno Firenze, per valutare i rischi di inquinamento



CERRETO GUIDI — Su richiesta della Protezione Civile, martedì 22 settembre anche i tecnici Arpat sono intervenuti all'interno della ditta Ecolegno Firenze Srl, dove un incendio ha interessato un macchinario e alcuni scarti in legno, in quanto l'azienda si occupa del recupero rifiuti speciali non pericolosi.

"L'incendio ha interessato i materiali depositati nel piazzale della ditta - hanno riferito da Arpat -, collocati nei pressi di un trituratore, anch’esso completamente bruciato. I rifiuti oggetto di combustione apparivano per la maggior parte costituiti da pezzi di mobilia, pancali, pannelli in laminato o truciolato, assi e frammenti vari di oggetti in legno. Si è stimato che i materiali presenti fossero circa 600 tonnellate e di queste circa 250 sono state coinvolte nell'incendio. I Vigili del Fuoco hanno riferito che l’incendio è iniziato probabilmente intorno alle 7,00 quando l'impianto non era presidiato.Viste le difficoltà di spegnimento, la strategia adottata dai Vigili del fuoco, che comunque hanno utilizzato almeno 300-350 metri cubi di acqua, è stata quella di far procedere la combustione in maniera controllata fino al suo esaurimento".

L'interesse degli ispettori Arpat si è concentrato sul possibile inquinamento atmosferico e del terreno a seguito dell'incendio.

"Nel corso della mattinata il vento è stato quasi assente - hanno specificato dall'agenzia regionale per la protezione ambientale -, pertanto la colonna di fumo si elevava per decine di metri in verticale e nelle vicinanze non si avvertiva odore di bruciato. Nel pomeriggio il vento ha cominciato a spirare da ovest, pertanto il pennacchio si è abbassato dirigendosi verso est. L’acqua utilizzata per irrorare la massa incendiata defluiva sul piazzale, le cui griglie di raccolta delle acque piovane erano completamente intasate dai detriti, dirigendosi, a causa della pendenza, verso il cancello di ingresso laterale e fuoriuscendo dallo stabilimento, riversandosi in strada. Il piazzale della ditta era completamente allagato. L’acqua di spegnimento che si è riversata copiosamente in strada è confluita sia nelle griglie dei pluviali, sia direttamente nel fosso, che dista pochi metri dal cancello di entrata nel piazzale. Per limitare l’impatto con il corso d’acqua è stato chiesto alla ditta di posizionare una barriera di segatura tra la strada ed il fosso, in modo da fermare l’arrivo diretto dell’acqua".

A questo punto gli operatori Arpat hanno contattato il gestore Acque SpA, per richiedere informazioni sul recapito delle griglie sulla strada. Dal gestore idrico hanno "riferito che verosimilmente le griglie scaricano nella fogna mista che corre nel centro della strada ed è collegata al depuratore di Stabbia.

In seguito a ciò, è stato richiesto a Acque SpA di controllare l’arrivo al depuratore della massa di acqua utilizzata per lo spegnimento e il personale di Acque SpA non ha riscontrato problemi al depuratore, "pur apprezzando l’arrivo di acqua di aspetto anomalo, e ha dichiarato che lo sfioratore in entrata al depuratore non si è attivato".

I tecnici Arpat hanno anche eseguito un sopralluogo presso i due sfioratori posti sulla linea fognaria a monte del depuratore, cerificando che non si erano attivati.

E il giorno successivo, mercoledì, i responsabili del Dipartimento Arpat di Empoli e dell’Ufficio di Sanità Pubblica della ASL, vista anche la pioggia che è intervenuta nella serata di martedì, hanno concordemente deciso di non eseguire campionamenti, ritenendo adeguate e sufficienti le indicazioni date nell’immediato di chiudere porte e finestre fino al completo spegnimento dell’incendio e di adottare lavaggi accurati dei prodotti ortofrutticoli coltivati nell’area interessata.

Ulteriori accertamenti sono in corso da parte degli operatori Arpat presso l’azienda nella quale si è sviluppato l’incendio.


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