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Cronaca giovedì 16 giugno 2022 ore 11:54

Boschi violati per vendere tonnellate di legna da ardere

Circa 280 tonnellate di alberi rasi al suolo per rivenderli come legna da ardere ma i carabinieri forestali hanno rilevato irregolarità nei tagli



CERTALDO — Una serie di accertamenti su alcuni tagli nei boschi di Certaldo e Montespertoli ha portato i carabinieri a sequestrare zone boschive e legname per presunti abusi forestali.

E’ stato eseguito il sequestro penale di iniziativa della legna accatastata da ardere di specie quercine e orniello, per un peso totale di circa 2800 quintali e di circa 130 cataste di dimensioni molto variabili di legna da ardere.

Gli inquirenti hanno spiegato in una nota che una ditta boschiva avrebbe eseguito abusivamente dei tagli in conto terzi, ciascuno di estensione pari a circa settemila metri quadrati: in un caso si trattava di taglio di ceduo invecchiato di specie quercine e orniello, eseguito in assenza di titolo autorizzativo e del consenso della proprietà. Un altro taglio riguarda un bosco di alto fusto eseguito dopo aver presentato una semplice dichiarazione di taglio, documento adatto per il taglio di un bosco ceduo e non di alto fusto, come nel caso specifico.

I carabinieri avrebbero inoltre rilevato un prelievo di piante maggiore del 20 per cento in massa legnosa, rispetto a quanto autorizzato, consentito o prescritto. Inoltre la stessa ditta avrebbe compiuto un taglio di bosco ceduo invecchiato per la cui esecuzione è necessaria una richiesta di autorizzazione, presentando una semplice dichiarazione di taglio.

I militari hanno segnalato il titolare della ditta esecutrice del taglio per aver eseguito tagli in difformità rispetto all’atto autorizzatorio. Gli è stato anche contestato il tentativo di furto per aver eseguito un taglio su un appezzamento boschivo in assenza del consenso del proprietario e senza averne acquistato il soprassuolo.

I carabinieri hanno anche determinato sanzioni amministrative per 17.912 euro, per i tagli non autorizzati e per il danno forestale corrispondente al valore del materiale asportato senza titolo.

Al contempo un’altra ditta, che aveva acquistato il soprassuolo boschivo, aveva predisposto, presso un’area di stoccaggio, nelle immediate vicinanze dei tagli realizzati dalla ditta terzista, una vendita al dettaglio con tanto di cartello “vendita legna da ardere”.

Il titolare dell’impresa boschiva che aveva acquistato i soprassuoli boschivi risultava essere il primo proprietario della legna nonché il primo a metterla in commercio quindi è stato denunciato per aver commercializzato legno ricavato dal taglio illegale, in assenza degli atti autorizzativi al taglio.

Per violazione della normativa European Timber Regulation, che stabilisce gli obblighi per i soggetti che introducono e commercializzano legno e prodotti da esso derivati sul mercato europeo: il Regolamento prevede il divieto di immissione sul mercato comunitario di legname tagliato abusivamente.


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