Dall'Empolese Valdelsa 33mila euro per Arquata

EMPOLI — Una cifra importante è stata raccolta grazie alla generosità dei cittadini, delle aziende e delle associazioni dell’Empolese – Valdelsa.

Sul conto corrente attivato dall’Unione dei comuni Empolese – Valdelsa all’indomani del terremoto che ha colpito l’Italia centrale sono stati depositati oltre 33.000 euro: una cifra che racconta della generosità di singoli cittadini, di amministrazioni comunali, di aziende, di associazioni del territorio.

Le donazioni in tutto sono 68: c’è chi ha contribuito con 15 euro e chi con 6000 euro; in alcuni casi le cifre più importanti sono frutto di iniziative e raccolte fondi.

«I primi di settembre i sindaci si sono rivolti ai cittadini dell’Unione chiedendo loro di essere generosi; la risposta data è stata sorprendente: abbiamo dimostrato che nelle situazioni in cui conta davvero sappiamo ancora essere solidali con chi si trova in situazioni difficili – afferma Paolo Masetti, delegato alla Protezione Civile, per l’Unione dei comuni – Un terremoto distrugge non solo le case, ma anche l’identità delle persone e i gesti di solidarietà aiutano nella ricostruzione».

Una vicinanza che non si esaurisce solo nella donazione di denaro, ma che vuole costruire una relazione, un “patto” fra città. Ecco perché il prossimo 30 ottobre una delegazione dell’Unione andrà in visita nelle zone colpite dal terremoto e in particolare parteciperà ad una festa di frazione del comune di Arquata del Tronto.

«Pochi giorni fa a Certaldo ho incontrato, in rappresentanza dell’Unione e assieme al sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, il vicesindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi e il presidente della provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo. Quest’ultimo ci ha chiesto una cosa molto semplice: “non lasciateci soli, venite a vivere con noi il territorio, anche in occasioni di festa”.
La nostra visita vuole testimoniare questa vicinanza, oltre ad avviare una relazione che ci permetterà di seguire lo sviluppo del progetto sostenuto dal nostro territorio», prosegue Masetti.

I 33.000 euro saranno, infatti, destinati al “Progetto Scuola” del comune di Arquata del Tronto, con cui Masetti e gli altri sindaci dell’Unione hanno già preso i contatti.

Il sostegno dell’Unione alle città dell’Italia centrale colpite dal sisma non si ferma qui.

A breve 21 dipendenti della polizia locale partiranno per dare un supporto nella fase della ricostruzione.

Anci nazionale e Anci Toscana hanno richiesto ai comuni di mettere a disposizione propri dipendenti volontari in uno spirito di collaborazione istituzionale. Tutti i comuni hanno richiesto la disponibilità ai propri dipendenti.

È stata così deliberata la partenza di 21 vigili urbani, che staranno nelle zone terremotate per una settimana e si alterneranno a gruppi di tre persone, in una fase post-evento che fisiologicamente vede calare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni.

«L’Unione ha scelto di aiutare le città terremotate mettendo a disposizione la propria Polizia Municipale; bisogna anche mettere in evidenza che gli agenti che partiranno hanno scelto di rinunciare allo straordinario, per cui tutte le ore eccedenti al loro orario di lavoro – e non saranno poche – non sono considerate straordinario e quindi non retribuite», tiene a specificare il comandante della Polizia Municipale, Annalisa Maritan.

I soldi raccolti sono confluiti anche dalle 560 persone che hanno preso parte alla cena organizzata dalle associazioni Suolo Pubblico e la Pro Loco Montelupo lo scorso settembre. L’iniziativa ha permesso di raccogliere oltre 5000 euro da inviare alle città dell’Italia centrale colpite dal terremoto del 24 agosto. 

A tale cifra si sono aggiunti anche i soldi donati da altre associazioni del territorio: Auser, Gruppo Astrofili e Asp Montelupo.

"Abbiamo scelto di far confluire la somma raccolta con la “Cena nì parco” nel conto dell’Unione dei Comuni e di sostenere in questo modo il “progetto scuola” del comune di Arquata, inoltre una piccolissima rappresentanza delle associazioni si recherà nelle zone colpite dal terremoto.
Riteniamo che questa decisioni rappresenti un modo per creare un legame di vicinanza e collaborazione fra due comunità; inoltre così potremo seguire ed essere aggiornati sullo sviluppo del progetto", hanno spiegato gli organizzatori.

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