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Cronaca venerdì 20 gennaio 2017 ore 13:04

Laboratori usati come dormitori abusivi

Blitz della polizia municipale tra il 6 e il 7 dicembre. I locali, non idonei e con destinazione produttiva, erano gestiti da cinesi



CASTELFIORENTINO — Un’operazione che potrebbe essere ribattezzata Uno-Due, visto e considerato che due diversi sopralluoghi da parte della Polizia Municipale dell’Unione (Comandi territoriali di Castelfiorentino, Gambassi Terme e Montaione) hanno portato alla luce altrettante irregolarità: dormitori realizzati all’interno di locali non idonei, in prossimità dei quali veniva esercitata (a pochi metri) un’attività produttiva.

E’ questo il bilancio dell’operazione che la Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni ha portato a termine nel centro storico basso di Castelfiorentino, coadiuvata come di consueto dai tecnici dell’Asl e dal personale dell’Ispettorato del Lavoro, nell’ambito dell’attività di controllo, prevenzione e repressione che l’Amministrazione Falorni ha disposto fin dall’inizio del suo mandato. 

I due sopralluoghi, effettuati all’interno di due laboratori gestiti da cittadini di nazionalità cinese, hanno fatto emergere due irregolarità molto simili: in entrambi i casi è stata infatti riscontrata un’attività artigianale regolarmente autorizzata (svolta in un immobile con destinazione produttiva) ma con la presenza – a pochi metri – di locali ricavati in modo surrettizio (che in origine presentavano magari un utilizzo diverso, come il deposito di materiali) in modo da poterli utilizzare come dormitorio.

Più nel dettaglio, nell’immobile ispezionato durante il sopralluogo del 6 dicembre è stato rilevato un locale adibito a camera da letto realizzato su un soppalco con piano di appoggio in ferro, e altezza variabile da metri 1,50 a 1,73; in quello del 7 dicembre il locale adibito a camera da letto si trovava al piano superiore rispetto al laboratorio, ed era “privo totalmente di aerazione e illuminazione naturale”, in aperto contrasto dunque con le norme vigenti per quanto riguarda i requisiti minimi richiesti per la destinazione a civile abitazione.

“L’operazione condotta un mese fa – sottolinea il sindaco, Alessio Falorni – non ha fatto emergere attività artigianali abusive, ma irregolarità in qualche modo riconducibili a forme di sfruttamento della manodopera che non sono certo meno gravi, in quanto – oltre ad alterare le leggi della concorrenza e del libero mercato – si ripercuotono sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, delle persone, che noi abbiamo il dovere di difendere e tutelare”.

“Desidero pertanto ringraziare l’ottimo lavoro svolto dalla polizia municipale dell’Unione, che nel giro di due anni, e sulla base di direttive precise che ho impartito fin dall’inizio del mio mandato, ha condotto un’attività di accertamento a tappeto su tutto il territorio comunale, assestando un duro colpo alla piaga dei laboratori artigianali abusivi e alle violazioni delle norme edilizie che molto spesso sono complementari a tali attività, in barba al rispetto delle regole”.


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