Attualità lunedì 17 dicembre 2018 ore 15:12
Da Castelfiorentino ad Harvard

Consegnato riconoscimento al giovane ricercatore, oggi docente nella prestigiosa università, che studia possibilità di migliorare funzioni cognitive
CASTELFIORENTINO — Il suo primo incarico lo ha avuto presso un’agenzia al servizio
della CIA. Oggi, è docente all’Università di Harvard (Boston) che
lo ha voluto per coordinare e approfondire le sue ricerche sul
potenziamento delle funzioni cognitive attraverso stimolazioni non
invasive. Un ambito di ricerca che punta a dimostrare come sia
possibile migliorare l’intelligenza e le capacità logiche della
mente umana.
Questo il biglietto da visita di Emiliano Santarnecchi, 37 anni,
che ha ricevuto questa mattina nella sala cerimonie del Municipio
il riconoscimento di “Talento castellano” dal Sindaco, Alessio
Falorni.
Una bella storia, quella di Emiliano, iniziata alcuni anni fa con
un dottorato di ricerca all’Università di Siena (tappa ineludibile
per qualsiasi aspirante ricercatore) dedicato all’approfondimento
di questo tema, che spazia dal miglioramento delle funzioni
cognitive di base, come i livelli di attenzione e di coordinamento
viso-motorio, a quelle più complesse, come le abilità logico
matematiche e il linguaggio. Un tema destinato a suscitare
interesse negli USA e in modo particolare da parte dello IARPA
(Intelligence Advanced Research Projects Activity), una delle
agenzie al servizio della ben più nota Central Intelligence Agency
(CIA).
Sull’onda di alcuni studi pubblicati su alcune testate
internazionali, Emiliano Santarnecchi approda quasi subito negli
Stati Uniti, dove gli spalancano le porte, mettendo a sua
disposizione risorse e mezzi. Impensabile proseguire le sue
ricerche in Italia, dove l’Università sconta alcuni limiti che
purtroppo ostacolano la valorizzazione di molti talenti.
“In Italia – ha dichiarato Emiliano Santarnecchi in una recente
intervista – non sembra esserci la cultura dell’essere scienziato.
Lo stipendio è basso, così come le prospettive di diventare
professore sono poche. Il sistema italiano è molto rigido e uno su
mille ce la fa. Il posto fisso arriva dopo 20 anni e dover pensare
al rinnovo dello stipendio ogni anno non aiuta a concentrarsi e a
lavorare bene”.
Oggi, Emiliano Santarnecchi è professore ad Harvard: ogni due o
tre mesi torna in Italia perché è co-direttore del laboratorio
dove ha fatto il dottorato (Università di Siena), ma il suo futuro
– ormai – sembra proiettato negli USA.
“Ho voluto consegnare questo riconoscimento a Emiliano –
sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – per i suoi meriti
indiscussi, che ne fanno un ricercatore molto apprezzato in Italia
e all’estero, ma anche per ricordare ancora una volta quanti
giovani e menti brillanti vengono formati nelle nostre Università,
salvo poi non essere in grado di poterli inserire come
meriterebbero nel nostro paese. Non un riconoscimento dal sapore
campanilistico, dunque, ma un plauso a una delle nostre
“eccellenze” sul versante della ricerca medica, uno dei settori su
cui dovremmo investire di più”.
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