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Attualità lunedì 13 marzo 2017 ore 17:40

Sconto sulla Tari a chi dona alimenti

​L'incentivo anti spreco è per le attività, grazie a un accordo fra Recupero Solidale e Confesercenti sulla base delle ultime delibere dei Comuni



EMPOLI — Firmato l'accordo fra Re.So Onlus e Confesercenti Empolese Valdelsa per permettere gli sconti sulla Tari alle attività che donano alimenti che altrimenti andrebbero sprecati.

Nel 2015 165 tonnellate di alimenti recuperati e ridistribuiti sul territorio, nel 2016 saliti a 180 tonnellate, di questi quasi 100 di frutta.

"Un’opera eccezionale, portata avanti da volontari di cui il nostro territorio, tutto l’Empolese Valdelsa – ha commentato il sindaco di Empoli Brenda Barnini intervenuta alla conferenza stampa della firma – deve andare orgoglioso. Adesso questa novità dell’accordo con Confesercenti dà un valore in più all’impegno di queste persone, ma soprattutto una possibilità ulteriore di fare del bene, non gettare alimenti e anzi recuperarli per persone che hanno bisogno. Un’opportunità per imprenditori e commercianti di risparmiare facendo una buon’azione. Si allarga dunque la collaborazione e, dopo la felice esperienza con la Grande Distribuzione, anche i commercianti e i piccoli produttori possono contribuire".

Presenti la presidente di Re.So. onlus Marinella Catagni e il responsabile di Confesercenti Empolese Valdelsa Lapo Cantini.

Già nello scorso anno, 2016, era previsto una riduzione del 5 per cento sulla Tari per chi avesse dimostrato di aver donato almeno 5 chili per mq di attività, una riduzione che riguardava soltanto il settore alimentare (vendita o produzione).

Adesso l’accordo si basa sul nuovo articolo del regolamento Tari che recepisce la legge e che recita:

1. E’ riconosciuta una riduzione della parte variabile della tariffa alle utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari, e che a titolo gratuito cedono, direttamente o indirettamente, tali beni alimentari per scopi assistenziali, ai fini della ridistribuzioneagli indigenti e alle persone in maggiori condizioni di bisogno ovvero per l'alimentazione animale, proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione, ai sensi della legge n.166 del 19 agosto 2016.

2. Le utenze non domestiche possono presentare all’amministrazione comunale, entro il 31 gennaio di ogni anno, la documentazione prevista , necessaria ad accertare le quantità, espresse in Kg, cedute nell’anno precedente a enti pubblici, associazioni riconosciute o fondazioni aventi esclusivamente finalità di assistenza o beneficenza e alle ONLUS, ai fini dell’applicazione della presente riduzione.

3. La riduzione della parte variabile della tariffa dovuta dall’utenza, è pari al prodotto tra la quantità documentata di cui al comma 1 del presente articolo per una percentuale del costo unitario Cu di cui al punto 4.4. all.1, del DPR 158/99 (rapporto tra i costi variabili attribuiti alle utenze non domestiche e la quantità totale di rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche), entrambe (percentuale e costo unitario CU) da determinare ogni anno in sede di delibera delle Tariffe."

L’accordo dunque prevede che, preso atto delle recenti approvazioni delle delibere, alcune di queste ancora in corso ma imminenti, da parte degli 11 Consigli Comunali dell’Unione dei Comuni Empolese-Valdelsa, sulla tariffa 2017 della Tassa sui rifiuti (TARI) viene riconosciuto per il 2017 un Coefficiente Unitario (CU) per ogni kg donato di 0,225 €/kg.

Confesercenti si impegna a veicolare la comunicazione presso tutte le imprese per incrementare la lotta allo spreco alimentare e sostenere l’attività virtuosa delle associazioni che collaborano con Re.So. (Misericordie, Pubbliche Assistenze, Prociv, …) che operano sul territorio per sostenere i bisogni alimentari delle persone in stato di difficoltà economica.

I prodotti alimentari saranno poi conferiti alle associazioni per l’approvvigionamento quotidiano delle mense esistenti sul territorio (Emmaus e S. Giovanni Evangelista a Empoli) e per la preparazione dei pacchi alimentari. L’intera operazione sarà naturalmente messa in atto in conformità alle disposizioni della normativa igienico sanitaria in materia.


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