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Attualità domenica 02 agosto 2015 ore 11:17

Occupazione spazi pubblici, dalla tassa al canone

In pratica si passa dalla Tosap al Cosap. L'obiettivo dell’amministrazione comunale: semplificare, rendendo il computo più facile da calcolare



EMPOLI — istituito il canone di occupazione spazi ed aree pubbliche (C.O.S.A.P.) e approvati i relativi regolamento e tariffe.

Il canone è il corrispettivo che si paga, previa autorizzazione del Comune, per qualsiasi occupazione di spazi e aree pubbliche, appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune e quelli di proprietà privata soggetti a servitù di uso pubblico.

In pratica si passa dalla Tosap, una tassa, a un Canone, appunto il Cosap. Al di là della variazione di terminologia utilizzata (canone anziché tassa), molte sono le differenze tra la tassa e il canone. La più evidente è quella da individuare nella differente natura di questi due tipi di entrata. Infatti mentre la TOSAP è un'entrata tributaria, il canone rappresenta un'entrata di carattere patrimoniale; ciò configura anche una differente collocazione di queste due entrate nel bilancio Comunale.

Nella pratica l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di semplificare questa disciplina rendendo il computo del canone più facile da calcolare.

Rispetto alla tassa, il canone si connota come uno strumento flessibile che consente il governo del territorio; tiene conto delle caratteristiche socio-economiche della collettività, con la previsione, nel tempo, di azioni di promozioni e di agevolazioni delle occupazioni che riqualifichino le varie zone cittadine, le attività che vi si insediano, e nel contempo la tutela del pubblico interesse.

Il Cosap consente di classificare il territorio comunale sulla base dell'importanza e della centralità delle singole zone, e nel contempo, di adeguare l'entrata al valore economico della disponibilità dell'area ed al sacrificio imposto alla collettività.

Non sarà aumentato il prelievo sulle singole concessioni esistenti e saranno garantite al bilancio di previsione 2015 del Comune entrate non inferiori a quelle stanziate, si prevede infatti un’invarianza di gettito fra Tosap e Cosap.

Si pagherà in sostanza la stessa cifra, anche se per i periodi brevi sarà leggermente inferiore il canone rispetto a periodi lunghi.

Inoltre l’amministrazione comunale, per venire incontro agli imprenditori che investono in spazi esterni, ha prolungato il periodo di occupazione permanente portandolo da un massimo di 3 anni a 5 anni.

Altro vantaggio del Cosap è che la tassa ha una disciplina legislativa, il canone demanda l'intera disciplina al regolamento comunale, ampliando tra l'altro la potestà normativa dell'ente locale, il quale può stabilire in piena autonomia sia la disciplina che le tariffe.


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