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Attualità mercoledì 14 settembre 2016 ore 18:21

Registri di cantina 2.0, si passa al digitale

Grande affluenza e partecipazione all'incontro tenutosi nei giorni scorsi presso il Centro per la Cultura del Vino “I Lecci” a Montespertoli



VINCI — L’iniziativa è stata organizzata dall'Assoenologi - Sezione Toscana, in collaborazione con i tecnici e i funzionari dell’ICQRF (dipartimento dell'Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi). Tantissime le domande e le richieste di chiarimenti da parte di imprenditori delle aziende vitivinicole toscane, enologi ed enotecnici, in merito agli adempimenti che le nuove normative e la nuova tecnologia comporta per il settore. Ha aperto l’incontro l’enologo Ivangiorgio Tarzariol, presidente della Sezione Toscana Assoenologi che, in seguito, ha lasciato la parola al sindaco di Montespertoli per i saluti istituzionali. Sono intervenuti come relatori Stefano Vaccari, capo dipartimento ICQRF di Roma, Oreste Gerini, direttore della Direzione Generale della Prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari, Giovanni Goglia, direttore ICQRF di Firenze, e i suoi collaboratori Laura Striglio e Fabrizio Lupi (responsabile della sede distaccata di Pisa). La partecipazione è stata oltre qualsiasi previsione, con la sala piena in ogni ordine di posto e la presenza dei maggiori rappresentanti del mondo vitivinicolo toscano. La dematerializzazione dei "registri vitivinicoli", avviata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con la fase di sperimentazione nel giugno 2015, rappresenta un passo importante verso la semplificazione e la razionalizzazione dei procedimenti amministrativi dell'azienda vitivinicola. La misura coinvolge più di 60mila aziende vinicole e consentirà l'eliminazione dei registri cartacei, compresi gli adempimenti connessi, come la vidimazione. Si tratta per i produttori di vino di un'innovazione che, se da una parte dà un deciso taglio alla burocrazia, semplificando la modalità di tenuta del registro, dall'altra rappresenta un ulteriore passo nel processo di digitalizzazione del comparto agricoltura, rappresentato dal piano “Agricoltura 2.0”. Procedure semplici e lineari, nessuna necessità di stampe periodiche ed eliminazione della vidimazione preventiva dei registri, ma non solo. La dematerializzazione dei registri consentirà agli organi di controllo la consultazione a distanza e la possibilità di effettuare le verifiche senza necessariamente recarsi in azienda, con una notevole riduzione dei costi per la PA e uno sgravio delle incombenze per gli imprenditori. Misure ritenute necessarie per un'agricoltura più efficiente e razionale, a tutela delle Denominazioni di Origine. Il “Registrovino 2.0” unifica tutti i registri di cantina (registro di vinificazione, conti speciali, registri di imbottigliamento e di commercializzazione, ecc.) in un unico "sistema di registrazione", ed è l'unico registro che va tenuto per il settore vitivinicolo. Per ricevere assistenza sulle nuove modalità di registrazione, è possibile consultare il sito del Mipaaf


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