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Attualità venerdì 13 ottobre 2017 ore 08:00

Islam tra diritti e doveri

Sabato 14 e domenica 15 ottobre è in programma un convegno incentrato sull'integrazione, partendo dal locale per arrivare alla dimensione nazionale



CASTELFIORENTINO — Un laboratorio per approfondire il dibattito, il confronto, il dialogo con l’Islam. Un dialogo fondato sui diritti e sui doveri, sul rispetto reciproco, sul comune riconoscersi nella Costituzione repubblicana, nell’ordinamento giuridico e nei valori che ne sono alla base. E’ questo il significato della “due giorni” dedicata all'Islam tra diritti e doveri, a Castelfiorentino e in Italia, in programma al Ridotto e al Teatro del Popolo rispettivamente sabato 14 e domenica 15 ottobre.

Due incontri aperti alla partecipazione di tutti i cittadini, durante i quali si partirà dall’esperienza locale per poi proiettare le “buone pratiche” sul tema dell’integrazione in una dimensione più ampia: regionale, nazionale, internazionale. 

Il primo appuntamento è al Ridotto del Teatro del Popolo (sabato 14 ottobre alle 17) e verterà sul tema Castelfiorentino e la propria comunità: un percorso di integrazione. Un incontro durante il quale i sindaci e i rappresentanti delle comunità locali (il Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, alcuni rappresentanti del Comune di Firenze e della Città Metropolitana) porteranno la loro esperienza e si confronteranno insieme al presidente del Forum nazionale giovani, Maria Pisani, e al sociologo ed esperto di immigrazione, Aly Baba Faye. Dopo gli interventi, è prevista una tavola rotonda e la firma di un “Patto di cittadinanza” tra il Comune e la comunità islamica di Castelfiorentino. 

Il secondo evento, di grande rilievo non solo per il tema trattato, si svolgerà domenica 15 ottobre al Teatro del Popolo (inizio alle 15) e avrà per oggetto Comuni, comunità, diritti e doveri: un patto con l’Islam italiano. Sul palco si alterneranno esperti e studiosi che nel corso degli ultimi anni hanno lavorato sul tema dell’Islam nella realtà italiana, europea e internazionale. Fra questi, Olivier Roy, docente ordinario dell’Istituto Universitario Europeo (Fiesole), orientalista e politologo francese, studioso di fama mondiale che ha pubblicato su questo argomento numerosi volumi, tradotti anche in italiano. Interverranno inoltre Pierluigi Consorti, presidente dell’ADEC (Associazione Docenti Universitari della disciplina giuridica del fenomeno religioso, Università di Pisa), Marco Ventura (docente Università di Siena, esperto di diritto canonico e dei rapporti tra diritto e fede religiosa).

Tra i relatori si segnala inoltre Giovanna Maria Iurato (Direttore centrale degli affari dei culti e rappresentante del Ministero dell'Interno presso la Commissione Interministeriale per le intese con le confessioni religiose), mentre a moderare la serata sarà il prof. Pasquale Annichino, docente del Robert Schuman Centre for Advanced Studies (Istituto Universitario Europeo di Fiesole) e membro del Consiglio per le relazioni con l’Islam italiano presso il Ministero dell’Interno.

“Si tratta di un tema – osserva il prof. Pasquale Annichino – di assoluta rilevanza nel dibattito pubblico odierno. I fenomeni migratori infatti contribuiscono a far aumentare il grado di diversità all’interno delle nostre città e delle nostre comunità. Diviene così necessario confrontarsi su una tra le principali diversità ovvero quella religiosa. Se la diversità religiosa può contribuire ad arricchire le nostre comunità e ad approfondire il nostro grado di comprensione di altri modi di vivere, d’altra parte alcune pratiche nuove per il contesto italiano possono generare conflitti e incomprensioni. E’ per questo necessario inquadrare il tema nell’ottica delle garanzie costituzionali e dei valori alla base del nostro ordinamento giuridico”.

“E’ un dovere delle istituzioni, locali e nazionali – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – aprire un confronto con l’Islam, affinché si possa approfondire il dialogo con le comunità che ne fanno parte e che devono riconoscersi nei valori della nostra Costituzione, nelle regole che sono le colonne portanti della civile convivenza. Un anno e mezzo fa ho voluto gettare le basi di un laboratorio di discussione con i rappresentanti delle comunità islamiche presenti nella nostra aerea e non solo, aprendo in modo particolare un canale di confronto con i più giovani, al fine di renderli sempre più attivi e partecipi alla vita del nostro paese. Con gli appuntamenti che abbiamo promosso per sabato e domenica, e per i quali ringrazio il prof. Pasquale Annichino che ha collaborato attivamente all’organizzazione dell’evento, intendiamo compiere un ulteriore passo in avanti in questo cammino, per fare di Castelfiorentino un laboratorio virtuoso di dibattito, e di scambio di buone pratiche su questo tema. A questo riguardo, mi preme sottolineare – sabato - l’importanza della firma di un patto di impegni reciproci tra Castelfiorentino e la Comunità islamica locale, su cui avrò modo di tornare nei prossimi giorni”.


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