Attualità sabato 04 settembre 2021 ore 14:31
Covid, nuovi posti letto per l'Empolese Valdelsa
La Asl Centro ha individuato alcune strutture per aumentare i posti letto da dedicare alle cure intermedie. Una è a servizio dell'Empolese Valdelsa
EMPOLI — Riaprono i posti letti Covid di cure intermedie in tre presidi strategici: il Ceppo a Pistoia, l’ospedale degli Infermi di San Miniato e il presidio sanitario Villa Donatello a Firenze.
L’Azienda sanitaria li ha dedicati a pazienti Covid che non necessitano di ricovero ospedaliero come già accaduto nella precedente esperienza quando le tre strutture, in un momento in cui la pressione sugli ospedali era molto forte, sono riuscite a garantire un’adeguata assistenza sanitaria a tutto il territorio di loro competenza.
A San Miniato, 16 posti letto. Infermieri h24 ed un medico in struttura. Ha riaperto nei giorni scorsi il padiglione principale al secondo piano dell’ospedale degli Infermi di San Miniato con 16 posti letto Covid di cure intermedie.
All’interno del reparto saranno presenti h24 personale infermieristico e operatori socio sanitari. In più, rispetto a novembre 2020 quando l’ospedale era già stato organizzato per accogliere posti letto di cure intermedie, sarà presente un medico specialista in orario 8-16.
I pazienti provenienti dall’ospedale San Giuseppe di Empoli accederanno alla struttura attraverso uno specifico percorso grazie alla segnalazione di Acot, l’agenzia di continuità ospedale territorio che contatterà il setting di San Miniato e si raccorderà per i tempi di dimissione ed ingresso in cure intermedie. La scelta di riaprire i posti letto di cure intermedie a San Miniato, è stata condivisa anche con le autorità territoriali.
“Le aperture dei posti letto di cure intermedie, sia a Pistoia, che a San Miniato oltre all'aumento dei posti a Villa Donatello – dichiara Giancarlo Landini, referente Asl della Medicina Covid e direttore del Dipartimento Specialistiche Mediche - sono uno sforzo importante che l'Azienda ha fatto per aumentare i letti di cure intermedie Covid-19 e permettere di alleggerire i nostri reparti. Grazie a queste strutture è possibile dimettere prima i malati di coronavirus ricoverati e di tenere sotto controllo la situazione senza dover incrementare ulteriormente i letti per acuti all'interno dei nostri ospedali. I dati della epidemiologia attuale dimostrano che i malati sono anche meno gravi rispetto alle precedenti ondate, la vaccinazione sta facendo il suo effetto: se andranno a buon fine le azioni congiunte, aumento delle cure territoriali e vaccinazioni, potremo avere una minore pressione sui nostri ospedali e ne abbiamo bisogno perché non dimentichiamo che oltre ai malati Covid dobbiamo curare anche i pazienti con le altre patologie”.
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