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Attualità martedì 10 novembre 2020 ore 17:40

Spesa, pane e pizza sono "sospesi"

Spesa, pane e pizza: tutto ‘sospeso’ in nome della solidarietà. Il Comune rilancia le tre iniziative. Ecco come funzionano i servizi



EMPOLI — Come altri servizi sostenuti e a inizio lockdown, fra marzo e aprile scorsi, l'amministrazione comunale di Empoli rilancia la campagna di sensibilizzazione "la spesa sospesa".

Si tratta di una iniziativa che coinvolge alcune attività commerciali di generi di prima necessità. L’obiettivo è quello dare l’opportunità a tutti i cittadini di aiutare famiglie più bisognose e più provate da questo periodo difficile a causa della pandemia.
Come? Acquistando alimenti e destinandoli ad altre persone.
I prodotti saranno raccolti e donati a chi non ha risorse per comprarli.
Un gesto di solidarietà urbana sociale per le persone più fragili e in difficoltà.

Chi si reca al supermercato, alla bottega di frazione o comunque in qualsiasi esercizio commerciale che aderisce alla campagna, potrà comprare generi alimentari per sé e contemporaneamente potrà fare un'altra piccola spesa per chi ne ha bisogno. I prodotti saranno quindi lasciati in un punto di raccolta messo a disposizione dal negozio.

Il principio è quello della ‘colletta alimentare’: se compro un pacco di pasta per me, posso comprarne uno in più per un'altra famiglia che vive con difficoltà questo momento.

Questo non vale solo per la spesa o comunque per generi alimentari a lunga conservazione, ma sono sempre attivi, grazie all’associazione VNP (Vecchie e Nuove Povertà), il ‘pane sospeso’ e la ‘pizza sospesa’.

Gli esercenti e le pizzerie che partecipano all'iniziativa vengono inseriti sul sito del Comune di Empoli, nella pagina della spesa sospesa, sezione "iorestoacasa - #SempreUtili" e a loro viene comunicato il numero di telefono dell'associazione VNP, che terrà i contatti con le famiglie.

Quando un cliente acquista un chilo di pane, può decidere di pagarne due, pur ricevendone uno soltanto. In questo modo chi entra può chiedere se c'è un "pane sospeso" e ritirare quello donato.

Chi acquista una pizza a domicilio può lasciare un piccolo contributo a colui che viene a ritirarla. Con quanto ricavato la pizzeria consegna delle pizze a domicilio alle famiglie coi bambini che hanno bisogno di ricevere un sorriso.


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