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Cultura sabato 05 settembre 2015 ore 17:25

Massimo Barlettani espone alla Triennale di Milano

Le immagini del pittore cerretese raccontano una natura viva attraverso la spettacolarità dei suoi elementi più comunicativi: i fiori



CERRETO GUIDI — Una mostra che di per sé è un evento pensato per svilupparsi e concludersi in una sola sera. In questo contesto lo Spazio Tim4EXPO alla Triennale di Milano (Viale Alemagna, 6), dalle 18 alle 22 di sabato 19 settembre, presenta “Polline/il network della natura”, un percorso digitale nel lavoro artistico di Massimo Barlettani, curato da Roberto Milani e Filippo Lotti con i video di Viacheslav Zakharov.

Nato a Volterra nel 1956, Barlettani ha iniziato a dipingere fin da giovanissimo. Questa passione lo ha portato a scegliere una professione creativa e nel 1979 ha aperto una sua attività in campo pubblicitario. Nel 1989 ha fondato l’agenzia B&A che tuttora dirige.

È stato uno dei fondatori di Casa d’Arte San Lorenzo e ne ha seguito il percorso di ricerca e di promozione artistica. Insieme a loro ha contribuito all'ideazione ed al coordinamento del “Premio Patrizia Barlettani Next Generation” dedicato ai giovani artisti.

Nel frattempo ha continuato la sua ricerca artistica con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali.

Il contatto professionale continuo con fotografi e artisti internazionali lo ha aiutato a sviluppare una forte sensibilità, vicina al mondo della moda e del design. Vive e lavora a Cerreto Guidi.

Le immagini di Massimo Barlettani raccontano una natura viva attraverso la spettacolarità dei suoi elementi più comunicativi: i fiori, che hanno un potere attrattivo e vitale grazie alla loro sgargiante bellezza ed è così che riescono a diffondere le spore e a perpetuare la vita.

In mostra circa venti opere pittoriche, quasi tutte inedite, che rappresentano l’esplosione di questa esistenza, unitamente ad alcuni dipinti che continueranno la narrazione del progetto “Polline” (presentato per la prima volta a Firenze nell’ottobre 2014), attraverso la spettacolarità del permanere della vita stessa.

Particolarmente interessanti e suggestive le opere della serie “fiorescenza”, 12 piccoli lavori formato i-pad che dialogheranno con altrettanti schermi i-pad dove scorreranno dei video creati dal videomaker Viacheslav Zakharov: frames di filmati collegati a tutti gli altri schermi della location creando una sorta di installazione video.


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